Antonio Incandela presunto assassino di don Michele Di Stefano

Creato il 17 aprile 2013 da Yellowflate @yellowflate

Antonio Incandela, dopo un interrogatorio durato tutta la notte ha confessato l’omicidio di don Michele Di Stefano.

Antonio Incandela, 33 anni disoccupato di Trapani, ha spiegato anche il movente: non sopportava le omelie del sacerdote. Al giovane sembrava che le omelie di don Michele, all’interno della comunità di Fulgatore, avrebbe abbondato in particolari sui ‘misfatti’  rendendo riconoscibili le identita’ delle persone a cui si riferiva, e dove i paesani avrebbero potuto riconoscere proprio lui, che aveva precedenti penali per un incendio. Cos’ la notte del 27 febbraio scorso ha ucciso nel sonno, a bastonate don Michele Di Stefano, ‘anziano sacerdote della frazione trapanese di Ummari.

Incandela è stato tradito dalla tessera bancomat che aveva sottratto al sacerdote dopo l’omicidio e che aveva utilizzato per prelevare danaro.



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