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"antonio paradiso. l’ultima cena globalizzata | global last supper "

Creato il 10 settembre 2011 da Catone
È il titolo della mostra ospitata nella corte interna di Palazzo Reale. L’installazione, promossa dal Comune di Milano – Cultura e Palazzo Reale, è stata realizzata dallo scultore Antonio Paradiso (Santeramo, 1936) con i resti delle Twin Towers crollate nel tremendo attentato dell’11 settembre 2001. L’installazione è composta dai resti delle torri gemelle crollate nel tremendo attentato dell’11 settembre 2001. Venti tonnellate di lamiere contorte, sbarre e putrelle d’acciaio, deformate dal calore e dall’impatto dei due voli contro il World Trade Center, sono state rimodellate secondo il progetto artistico dello scultore pugliese dopo essere giunte in Italia nel dicembre 2010 in un grande container. Inoltre, 70 fotografie documentano la storia di questa esposizione, i viaggi dell’artista e del materiale e i progetti della scultura.
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«Ho caricato 20 tonnellate di putrelle in un container da 12 metri – riferisce Paradiso – senza alcun tipo di diffidenza da parte delle autorità americane, poiché c'era il beneplacito del giudice federale. Avevo fatto domanda circa un anno e mezzo prima, quando ho saputo che donavano questo materiale a musei, artisti e istituzioni (una quarantina in tutto, a fronte di 9000 richieste giunte da ogni parte del mondo, ndr) ma non pensavo che sarei stato scelto e per giunta come unico rappresentante italiano…».


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Così è nata questa sua «Ultima cena globalizzata», realizzata con le sbarre d'acciaio contorto che un tempo costituivano l'ossatura delle famigerate torri. Ri-plasmate fino a ottenere Cristo e gli Apostoli in una sorta di danza ascensionale macabra e celeste al tempo stesso. «Dopo la fine c'è sempre un nuovo inizio. Anche il seme del grano, quando la pianta muore, cade nella terra e con la complicità di questa rinasce, tendendo verso il cielo, alla ricerca di luce…» chiosa Paradiso, archetipo dell'artista-contadino ormai in via d'estinzione.
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Ad aggirarsi tra le lamiere si viene subito inondati da uno strano odore di carne bruciata. Il quale, però, lascia subito posto all'inebriante profumo del timo serpillum, tipico della Murgia materana (qui, ai bordi della Città dei Sassi, Paradiso ha acquistato una suggestiva cava abbandonata per farne il caveau che custodisce i suoi tesori plastici). Intanto, la vita - grazie all'arte - si è già riappropriata di quella ferraglia raccapricciante: piccole lumache ci soggiornano sopra, avendo fatto della polvere di ruggine newyorkese il proprio habitat naturale.
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Palazzo Reale
Piazza Duomo 12, Milano
10 settembre - 2 ottobre 2011Orari
lunedì 14.30 – 19.30
mar mer ven dom  9.30-19.30
giovedì e sabato 9.30 – 22.30
Ultimo ingresso un'ora prima
INGRESSO GRATUITO
Ufficio stampa mostra 11.9
Laura Bianconi | Tel. 02 58118067 |  [email protected]
Ufficio stampa mostra Antonio Paradiso
Serena Vita | 02 29409633 | [email protected]
Ufficio stampa Comune di Milano
Elena Conenna | tel. 0288453314
[email protected]
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