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Antristust sanziona FS per abuso di posizione dominante nei confronti di Arenaways. Multa da 300.000 Euro

Da Avvdanielaconte

Antristust sanziona FS per abuso di posizione dominante nei confronti di Arenaways. Multa da 300.000 Euro

Treno di FS 

L'Antitrust ha multato il gruppo FS per abuso di posizione dominante. Negli anni 2009 e 2010 il maggiore gruppo ferroviario italiano ha posto in essere gravi condotte per impedire, di fatto, l'attività di Arenaways nella tratta Milano - Torino
Con un comunicato stampa del 9 agosto 2012, l'Antistrust ha annunciato di avere irrogato una sanzione complessiva pari a € 300.000,00 al gruppo ferroviario FS. L'accusa è di abuso di posizione dominante nei confronti di Arenaways - nata nel 2006, è la prima società privata italiana nel settore del trasporto passeggeri -
Secondo quanto accertato dall'Autthority per la concorrenza e il mercato, negli anni 2009 e 2010 il gruppo FS - attraverso le società controllate RFI e Trenitalia - ha messo in atto una vera e propria strategia unitaria allo scopo di ostacolare e impedire, di fatto, l'esercizio dell'attività di trasporto passeggeri sulla tratta Torino - Milano da parte di Arenaways
In particolare, le condotte contestate e oggetto dell'irrogazione delle sanzioni pecuniarie sono le seguenti: 
  • RFI, società che gestisce la rete ferroviaria, ha adottato comportamenti dilatori rispetto alla richiesta di assegnazione delle tracce avanzata da Arenaways, che hanno portato a un ritardo di oltre 18 mesi nel consentire l’accesso a un’infrastruttura essenziale. Le tracce richieste per la prima volta nell’aprile 2008 sono state ottenute da Arenaways solo a novembre 2010, peraltro senza fermate intermedie, sulla base della decisione dell’URSF;
  • Trenitalia ha fornito alla stessa URSF una rappresentazione dei fatti non corretta per orientare la decisione del regolatore a proprio favore, organizzando le informazioni in modo tale da alterare l’analisi di compromissione dell’equilibrio finanziario, e portare così ad una decisione di diniego della possibilità di effettuare fermate intermedie fra Milano e Torino. Trenitalia ha inoltre utilizzato i propri treni commerciali e, in un secondo momento, anche quelli programmati nei Contratti di servizio, ampliando e modulando la propria offerta in modo da sovrapporsi in parte rilevante, quanto a orari e percorso, ai servizi che il nuovo entrante intendeva prestare.
    Per la prima infrazione, le società Ferrovie dello Stato e RFI sono state condannate a pagare, in solido, una sanzione di importo pari a € 100.000,00.
    Per la seconda infrazione, Ferrovie dello Stato e Trenitalia sono state condannate a pagare, in solido, una sanzione di importo pari a € 200.000,00.
    La sanzione complessiva è inferiore a quella che avrebbe dovuto essere irrogata, tenuto conto della gravità delle condotte poste in essere dal gruppo FS.
    L'Antitrust ha precisato, in proposito, che nell'irrogazione della sanzione si è tenuto conto "della novità del quadro normativo all’interno del quale l’ex monopolista ha messo in atto i comportamenti stessi, ha deciso di infliggere al gruppo sanzioni per complessivi 300mila euro. L'abuso è stato commesso in un contesto assolutamente peculiare caratterizzato dall’entrata in vigore, tra il 2009 e il 2010, della normativa finalizzata a contemperare le esigenze di liberalizzazione del trasporto ferroviario passeggeri e il mantenimento dell’equilibrio economico dei contratti di servizio stipulati per la prestazione dei servizi sussidiati: la decisione dell’URSF (l’Ufficio per la Regolazione dei Servizi Ferroviari istituito per gestire i rapporti tra il gestore della rete e le imprese ferroviarie) di negare ad Arenaways le fermate intermedie, perché avrebbero compromesso l’equilibrio dei contratti di servizio, è stata infatti il primo provvedimento emanato in materia dal regolatore".
    In ogni caso, l'Antitrust ha diffidato FS dal porre in essere, per il futuro, condotte analoghe a quelle oggetto di sanzione pecuniaria, poichè mettono a rischio i tentativi di apertura del mercato.
    Roma, 9 agosto 2012
    Avv. Daniela Conte 
    Studio Legale Avv. Daniela Conte & Partners 
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