[Antropologia dello Scribacchino] Un'introduzione.

Eccoci qui, alla fine di un'altra settimana ai confini della pazzia e dell'esaurimento nervoso. Come le anime in pena che passano di qui sapranno, la mia passione è la scrittura. Racconti, post in blog vari ed eventuali, pagine e pagine di diario in cui riverso la mia follia più segreta, tovagliolini di carta e chi più ne ha più ne metta. Non mi definisco "scrittrice" perché a questo nome, titolo forse, associo i romanzi che mi hanno accompagnato fin da quando ho imparato a leggere, ma soprattutto chi li ha scritti. Dal momento che sono ben lontana dallo stile di Anne Rice o di Andrea De Carlo mi guardo bene dal fregiarmi con tale nominativo, questa parola, "scrittrice", che riempie la bocca a molte e a molti nella sua declinazione maschile. Ma come la mamma o chi per lei ci ha insegnato, non si parla con la bocca piena. In queste ultime settimane, ma che dico, mesi, io ho invece incontrato parecchia gente maleducata. Sia online che offline.Oltre che scribacchina compulsiva sono anche una lettrice ossessivo - compulsiva, quindi vago fra i vari gruppi facebook, forum, blog, mailing list, circoli di lettura e corsi online o offline di scrittura creativa. Faccio tutto questo anche perché la mia imperfezione mi tortura, mi dà i pizzicotti e mi spinge a trovare un rimedio, qualcosa per smussarla e impedirle di riempirmi di lividi. Per non parlare poi della mia necessità fisiologica di un confronto, di socializzare e sì, lo ammetto, di sfamare la parte più oscura di me che gongola vedendo qualcuno che è qualche roccia sotto di me, alle prese con un pezzetto di salita che io ho già superato. Mai detto di essere perfetta, né tanto meno una santa.Dicevo, in questi ameni luoghi virtuali o meno, ho incontrato tanta gente, dei più svariati tipi. Ne ho fatto un oggetto di studio antropologico e ho individuato delle categorie: ogni settimana, il giovedì per la precisione, scriverò un post su una di esse. Ebbene sì, tutta questa tiritera per inaugurare la prima rubrica del mio blog: Antropologia dello scribacchino.