di Daria Bignardi
Mondadori pagine 200 € 18,00
isbn 9788804616214
Arno Cange suona il violoncello nell'orchestra della Scala,dopo sedici anni incontra Sara Ferrando, il suo primo amore, conosciuta a tredici anni al "Bagno Vela" a Marina di Pietrasanta in Versilia, i due si sposano e costruiscono insieme una famiglia perfetta, lui lavora col suo violoncello notte e giorno,"ha la musica in testa" direbbe Giovanni Allevi,lei si prende cura notte e giorno dei loro tre bambini una femmina e due maschi. Arno ha anche un amico perfetto,Massimo Sanna, sardo professore di Filosofia, conosciuto durante il servizio civile presso la comunità "Anime Sante" dove si occupavano di tossicodipendenti e malati di mente, condivide con lui la passione per il surf. Arno ha un padre, Guelfo , economista che non rinuncia ad una vita bucolica nelle campagne di Anghiari dove passa il tempo allevando galline e coltivando l'orto divide la sua vita da sempre con Klara , tedesca sopravvissuta alla Seconda Guerra Mondiale dalla quale ha avuto due figli, Arno e Guido,ancora una famiglia perfetta.
Un giorno però quest'acustica perfetta viene sconvolta per sempre,Arno trova un biglietto di Sara, la moglie gli dice che ha bisogno di prendersi un periodo di risflessione e gli chede di comprenderla e di non cercarla.Quattro giorni prima di Natale Arno Cange scopre di essere stato abbandonato dalla donna della sua vita, dapprima pensa ad uno scherzo, poi si concentra sui suoi figli, viene aiutato in questo arduo compito dal suocero Rino, elettrauto genovese in pensione. Durante la convivenza con Rino, Arno apprende della moglie molte vicissitudini che la donna gli aveva taciuto, poi da una vecchia lettera trovata per caso fra le carte di Sara scopre della sofferenza , anch'essa taciuta, che le aveva procurato la perdita della prima figlia ,Chiara, e del fatto che le era stato vicino in quella circostanza Massimo. Arno comincia a dubitare di tutto e tutti, sta scoprendo di aver avuto per tredici anni una donna completamente diversa da quello che credeva o è lui che per tredici anni non si è occupato di nient'altro se non del suo violoncello ignorando tutto il resto?
Comincia così una ricerca dura e affascinante che alla fine del percorso gli rivelerà molto di più di quanto lui e noi lettori ci saremmo aspettati.
Daria Bignardi firma un romanzo "acustico" nel senso che leggendolo si avvertono vibrazioni che ci rapiscono come un assolo di violoncello, ma solo chi ha esperienza della gioia e del dolore sa come si suona, sa come far vibrare il cuore.
di Luigi De Rosa
“Yo soy yo y mi circunstancia, y si no la salvo a ella no me salvo yo”
(io sono io e la mia circostanza e se non salvo questa non salvo neppure me)
da Meditaciones del Quijote di Josè Ortega y Gasset
Daria Bignardi,scrittrice