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Ci sono di quei periodi in cui metti in discussione tutto, soprattutto te stesso e quelli sono i periodi in cui ci si sente più soli. Soli in un mondo che per assurdo è sempre più portato a non fartici sentire. Quando sei circondato da tante persone ma tutti ti ignorano. O forse sei tu ad ignorare loro.
Solitudine per me significa anche cambiamento, voglia che qualcosa, qualcuno si muova nella direzione che vorresti tu e intanto si aspetta come se fossi alla stazione in attesa che il binario del treno sui cui devo salire appaia magicamente e lo si fa in solitario perchè è il viaggio più importante della nostra vita. Quello che in qualche modo ci aiuterà a crescere, a capire e ad imparare.
Sono piccole riflessioni che nascono la notte, quando sento che il buio è uno strano amico perchè mi fa concentrare meglio e i pensieri si fanno più nitidi. Oppure possono nascere guardando un film, in questo caso "Her" di Spike Jonze che mi ha commosso e toccato e anche un pò sconvolto forse perchè ambientato in un futuro che sembra proprio dietro l'angolo e di cui si possono già percepire alcuni aspetti che sai già che non ti piaceranno un granchè. Sarà difficile abituarsi a quel mondo fatto sempre meno di rapporti umani che vengono sostituiti da schermi luminosi. La prima impressione che ho avuto io perlomeno è stata questa anche se poi, ho capito che in realtà, la tecnologia stavolta non vuole ostacolare una persona ad emergere ma l'aiuta a guardarsi allo specchio e a prendere più coscenza di se stessi. E' un pò quello che capita anche a me quando scrivo sul blog che è diventato un ascoltatore molto attento ;)
Her è la storia di Theodore, un uomo con il cuore spezzato che si trova da poco tempo a far fronte al divorzio con la moglie. Si guadagna da vivere scrivendo lettere personali per gli altri.Le sue giornate passano abbastanza monotonamente e in solitario, tra un gioco al computer e la frenquentazione di una coppia di amici che vive un momento di crisi. Un giorno decide di acquistare un nuovo sistema operativo progettato per interagire anche in maniera personale con l'utente chiamato Os. La voce dell'Os che accompagna Theodore si fa chiamare Samantha e si dimostra per molti aspetti più umana di tanti altri con la sua spiccata sensibilità, dolcezza e intraprendenza. Tra i due nasce una profonda amicizia fino a che Samantha non diventerà l'unica "donna" di cui Theodore riesce ad innamorarsi.
Serena
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