Il ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali partendo dalla constatazione che l’Italia è il Paese al mondo con la maggiore proporzione di ultra64enni che formano il 20% della sua popolazione, e si tratta di dati in crescita, ha intrapreso un’indagine che mira a stabilire la qualità di vita delle persone con più di 64 anni (http://www.epicentro.iss.it/passi-argento/default.asp). L’indagine prende il nome di “Passi d’Argento” (2008-2010) e mira a migliorare la qualità della vita per coloro che hanno varcato la soglia della terza età. La popolazione degli ultr64enni è stata divisa in gruppi che ne valutano l’autosufficienza e la fragilità per poterle meglio tutelare e garantire il loro inserimento in società.
Questa è l’immagine dell’Auser, associazione di volontariato e di promozione sociale che si impegna per la tutela degli anziani e per garantire loro un ruolo attivo nella società. Oltre ad organizzare corsi di fotografia, incontri sulla salute e molte altre attività, l’Associazione raccoglie al suo interno un vasto numero di volontari e offre un servizio di telefono amico, il “Filo d’Argento”, un numero verde da contattare in caso di necessità.
Per mantenere il servizio del Numero Verde l’Auser organizza ogni anno la vendita di pasta biologica prodotta nei terreni confiscati alla mafia nell’ambito del “Progetto Libera Terra”. Il Numero Verde Nazionale è attivo tutti i giorni, per tutto l’anno e consta di 160 postazioni in tutta l’Italia. In un solo anno gli interventi dell’Associazione sono stati 1.300.000 a vantaggio di 374.000 anziani. Secondo le stime dell’Auser sono oltre 5 milioni e 600mila gli anziani che vivono in solitudine e nel 38% dei casi si tratta di donne.
Anche l’organizzazione mondiale della Sanità (World Healt Organization) ha intrapreso una serie di progetti per tutelare la popolazione anziana di tutto il mondo che va sotto il nome di Active Ageing (Invecchiamento Attivo).
Lo spot che segue è stato realizzato per il consorzio Consolida nell’ambito di una campagna per la cooperazione sociale (2008).
L’uomo anziano dello spot sembra invisibile nel contesto della sua famiglia, parla e nessuno lo sente, ha fame e non gli viene dato da mangiare…forse l’obiettivo della campagna era quello di accentuare la condizione di solitudine cui la società e la famiglia stessa riducono i vecchi e si conclude rivolgendosi alle “persone che contano” come per rivalutare la loro figura.
Il tono delle immagini è drammatico, denuncia una situazione insopportabile per una fascia d’età che viene trascurata dai giovani italiani mentre il video che segue ha un tono più rassicurante ed è stato prodotto dall’Auser (2008) che si occupa di servizi di mobilità per anziani.
La Fondazione Pubblicità Progresso ha diffuso nel 1983 uno spot dal tono rassicurante e positivo in cui un nonno e un nipote condividono momenti della loro vita e la figura dell’anziano torna ad essere quella del saggio.
Il nonno Piero insegna al suo nipotino a piantare le piante e ad un certo punto sembra rivolgersi ad un interlocutore e gli comunica che il bambino non era mai stato a pescare e neanche a raccogliere i funghi. Il nipote racconta che gli insegna i giochi di quand’era piccolo, che ha fatto la guerra e guidava i treni, che gli piace “anche il rock” e che insieme parlano di tutto,
Lo spot si conclude con lo slogan “La cosa più bella che puoi fare per te è fare qualcosa per gli altri”. Il messaggio è chiaro e le immagini sono in accordo con le parole, l’effetto è rassicurante ma a seconda di chi lo guarda può essere anche un monito a non dimenticare l’esistenza dei nonni, ad impegnarsi perché questi trascorrano il loro tempo con i propri nipoti perché è un tempo molto prezioso in cui entrambi imparano l’uno dall’altro e stringono un legame tra vecchie e nuove generazioni.
La Caritas tedesca nel 2000 ha prodotto una pubblicità sociale in cui viene inquadrata una bambina che, in una stanza buia dove spiccano il suo candore e quello del nonno, mangia la minestra seduta a fianco di un vecchio signore che non riesce a mangiare da solo. La bambina si rende conto della difficoltà e gli porge il suo cucchiaio. Il luogo è fiabesco, in particolare per l’aspetto del nonno che sembra un personaggio delle fiabe dei fratelli Grimm ma la sua difficoltà ci fa tornare alla realtà in cui la bambina è l’aiutante e il vecchio il bisognoso. La scena si svolge però in un contesto di grande dignità.
http://www.pubbliprogresso.it/mediatecac.aspx?id=353
Il video che segue usa la figura dell’anziano per una Canpagna anti-droga (2008) e la didascalia che ne spiega il contenuto (http://www.pubbliprogresso.it/mediatecac.aspx?id=392) mette in rilievo che gli anziani si trovano già in condizioni di vita instabili e per questo motivo non vogliono fare uso di droghe ma i giovani non possono aspettare di diventare vecchi per prendere coscienza del pericolo, devono farlo subito e lo slogan finale è “Non esistono anziani drogati. Riprenditi il tuo futuro”.
“Esaudisci i sogni degli anziani. Fai loro il dono di poter esprimere un ultimo desiderio” questo è lo slogan finale di una Campagna prodotta in Finlandia nel 2009 che ripercorre la storia di un anziano signore che avrebbe desiderato diventare un bravo atleta ma a 16 anni è stato chiamato in guerra e ha perso le gambe. Il suo desiderio è quello di andare nel luogo in cui tutto questo è accaduto e un giorno questo sogno si avvera, egli viene condotto da un uomo più giovane di lui, che lo rispetta e anche se tra i due non vi è nessun dialogo essi si intendono con lo sguardo, in mezzo ad un bosco innevato dove l’uomo che accompagna il vecchio appende le sue scarpe di atleta.
Il senso di questo spot è molto profondo e corrisponde alla realtà di tante persone che serbano dentro di sé piccoli desideri la cui realizzazione li ricompenserà dei sacrifici che hanno fatto per tutti noi. Realizzare questi desideri significa fare uno sforzo di attenzione per capire ciò che essi desiderano e dedicare un po’ del nostro tempo ad una persone che conduce una vita così fragile ma che somiglia molto a quella di tutti noi ed è fatta di desideri!
Marta Gabriel