Così Alberto Sordi apostrofava Carlo Ponti nella sontuosa villa sull’Appia Antica: “la camera da pranzo era scavata in un sepolcro con le nicchie dove venivano deposte le salme trasformate in alloggiamento per l’oliera e il cestino del pane e un lampadario che pende conficcato nel soffitto”, racconta Francesco Erbani, autore di I padroni dell’Appia. Nelle immagini Luce è la villa di Gina Lollobrigida ad essere ritratta, ma questo poco importa: sulla regina viarum giacciono 2,7 milioni di metri cubi di cemento!
Eppure… questo cortometraggio prodotto dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici, per promuovere la Via Appia Antica e portare l’attenzione del pubblico sul continuo pericolo di degrado e abusivismo edilizio che insidia la strada, ci mostra l’antica strada consolare in tutta la sua struggente bellezza. Per realizzarlo sono state messe in campo tutte le tecniche cinematografiche più avanzate, tra cui droni (piccoli elicotteri elettrici con telecamere incorporate) che regalano immagini aeree molto basse, radenti alla strada, ed emozionanti vedute a volo d’uccello sui monumenti…
“L’Appia Antica è uno spazio aperto al godimento di tutti, perché di tutti sono i valori culturali e di cittadinanza che essa esprime” commenta Erbani. E con questo spirito la Soprintendenza ha organizzato per questa sera l’evento di restituzione ai cittadini di un bene archeologico di grande valore strappato finalmente ai privati: appuntamento dalle 18 presso l’area archeologica della Villa dei Quintili per l’ inaugurazione e la visita gratuita del complesso di Santa Maria Nova.
Per essere aggiornati sulle iniziative e le attività sull’Appia Antica visita il sito www.viaappiaantica.com e segui @ViaAppiaAntica!!