24/01/2011 09:28
Oggi parleremo di una società che per così dire ha fatto la storia di Internet. Attenzione focalizzata su Aol, American on line che da provider di servizi internet per eccellenza si propone sul nuovo mercato come fornitore di notizie.
Nel 2010 infatti il gruppo ha assunto ben 900 giornalisti, di fama e sicure qualità.
A metà degli anni 90, quando ancora l'accesso a Internet avveniva attraverso una telefonata, Aol era la regina del nuovo mezzo di comunicazione: 35 milioni di abbonati paganti. Ma il tramonto era alle porte per una società che non è stata in grado di rimanere al passo coi tempi della banda larga e dell'Internet gratis, scalzata da altri portali pronti ad offrire servizi più ricchi e seducenti: prima Yahoo, poi Google.
Ma oggi Aol ha un nuovo capo, deciso a farne di nuovo un laboratorio del futuro. Tim Armstrong, 40 anni, già stratega di Google per la raccolta pubblicitaria ha tracciato la strada per la nuova Aol:fare vera informazione. Non più roba riciclata, non commenti sulle notizie altrui come accade in gran parte della blogosfera.
Aol è concepito per esaltare il "contenuto originale", news prodotte dalle proprie redazioni. Il motore di questa strategia si chiama Seed, un sistema a base di algoritmi studiati per capire attraverso i motori di ricerca come Google e i siti sociali come Facebook quali sono gli argomenti che attirano di più. Un'attenzione particolare è rivolta al pubblico femminile e il 60% dei nuovi lettori di Aol sono donne. Particolare attenzione è prestata alla dimensione locale.