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APERS/SONS OF BUDDHA - Split

Da Kallo
APERS/SONS OF BUDDHA - Split
Ormai gli Apers si stanno sempre più Queersizzando dal punto di vista discografico. Uscite continue, in programma pure un disco live per i prossimi mesi, split come se piovesse. L'ultima uscita, prodotto da DirtyWitch Records, Guerrilla Asso e Waterslide, è uno split celebrativo per i 15 anni della band, diviso a metà con i francesi Sons of Buddha.
Il rischio di una produzione discografica così continuativa è quello di andare più veloce delle proprie capacità di scrivere ottimi pezzi (cosa che a Kevin Aper non manca); per questo il lato degli Apers è composto da 4 filler clamorosi (più una cover dei Sons of Buddha) che ti fanno canticchiare e muovere il piedino ma poco di più. Di sicuro i pezzi non sono così disprezzabili, sia chiaro, ma il mio sconfinato amore per gli Apers mi avrebbe fatto sperare in qualcosa di più. Un'uscita così gliela posso anche perdonare, comunque.
Il lato dei Sons of Buddha pur essendo piacevole, ma non mi fa particolarmente impazzire. La band mischia un po' di influenze che ancora non si capisce bene dove portino. Ci sono parecchi elementi che riconducono alla nuova scuola americana, un po' di Copyrights/Dear Landlord, ma anche parecchie reminescenze più classiche, il tutto amalgamato abbastanza male per i miei gusti. La voce del cantante però è molto bella e la cover degli Apers è ben fatta, nonostante la fine secca faccia un po' cagare; per ora sono rimandati alla prossima.

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