Il dogma fissa la “conoscenza” in ambiti precisi e definitivi. Erige dei muri invalicabili allo spirito, alla ricerca e alla vita; è staticità, sterilità mentale e spirituale, prigione e morte dello spirito.
L’apertura mentale di fondo o “eresia”, come la chiamerebbe Enzo Mazzi, è dinamicità, opportunità, creatività, liberazione e vita spirituale.
Come il dogma, anche le religioni in quanto pensiero, cultura e vita istituzionalizzata, regolamentata e statica, sono negativi in relazione ed in proporzione a quanto frenano, limitano o addirittura impediscono il libero e sconfinato spaziare creativo della spiritualità e della vita stessa.
Ritengo che faccia molto bene Mazzi a vedere nell’”eresia” il fondamento persino dell’evoluzione stessa in quanto credo che sia proprio lo “spirito nella materia” ad esplorare ed immaginare nuovi orizzonti, a programmarli e a realizzarli continuamente.
Questa apertura mentale è una delle scelte fondamentali di Spiritualità Razionale e vogliono esserne la caratteristica e l’obiettivo principale. Per “spiritualità” si vuole intendere proprio questa ricerca e vita intima, aperta, dinamica, creativa, del senso profondo di se stessi, dell’esistenza e dell’esistente. In altre parole, l’essenza e la dinamicità “psichica” dell’essere nella sua complessità e in tutti i suoi aspetti …
Nel titolo di questo blog, oltre a “spiritualità, c’è anche il termine “razionale” perché, anche se la spiritualità può e deve spaziare ed esplorare liberamente tutti gli orizzonti, deve però tenere conto delle indicazioni della ragione e della scienza.
Einstein spinse le sue ricerche ed ipotesi ben oltre gli orizzonti dei canoni scientifici del suo tempo. Quando finalmente trovò i concetti che lo portarono alla formulazione della legge della relatività. Il fatto di aver spaziato persino in ipotesi che sembravano o erano considerate irrazionali gli permise di trovare nuovi concetti rivoluzionari. Ma l’esigenza di razionalità costrinse Einstein a dimostrare, prima a livello matematico, poi nella realtà, la validità delle sue teorie. Una volta trovati evidenti e sufficienti riscontri, le sue ipotesi sono state accolte in ambito scientifico come teorie più idonee ad interpretare e comprendere, meglio di altre teorie, i fenomeni della realtà. Una volta che le teorie della relatività furono accolte nel mondo scientifico, questo stesso allargò l’ambito del razionale e dello scientifico includendo concetti che in precedenza sarebbero stati considerati quantomeno bizzarri…
Questo è un chiaro esempio dei rapporti tra spiritualità, libera di spaziare su tutti gli orizzonti possibili, e la razionalità che dovrebbe costringere a provare e dimostrare le proprie tesi. Prima di una dimostrazione sufficientemente accettabile e accolta dal mondo scientifico di settore, si deve essere ben consci che si tratta di ipotesi ancora tutte da dimostrare e vanno considerate come tali in ogni ambito. Nel caso il mondo scientifico si convinca della validità di tali ipotesi non si può comunque parlare di certezze ma solo di “migliore ipotesi”. A livello umano, eccetto nelle scienze esatte, non si può parlare di certezze, ma solo di probabilità o buone ipotesi di lavoro.
Il Papa (e i rappresentanti religiosi) ha contrapposto molte volte il relativismo della scienza alle certezze della fede, svilendo e denigrando le sofferte e incerte conquiste umane…. Purtroppo, a livello di esseri relativi e contingenti come gli esseri umani, salvo, come sempre nelle materie esatte, non possono esistere assoluti e certezze per cui proporre certezze, dogmi ed assoluti vuol dire ingannare se stessi e gli altri o raccontare favole…
Noi “poveri mortali” siamo consci di essere e di muoverci con fatica ed a tentoni nelle nebbie della coscienza e della conoscenza. Per questo riteniamo fondamentale una completa apertura mentale “eretica” rispetto a “certezze”, dogmi, tabù di religioni o establishment culturali.
Il dogma fissa la “conoscenza” in ambiti precisi e definitivi. Erige dei muri invalicabili allo spirito, alla ricerca e alla vita; è staticità, sterilità mentale e spirituale, prigione e morte dello spirito.
L’apertura mentale di fondo o “eresia”, come la chiamerebbe Enzo Mazzi, è dinamicità, opportunità, creatività, liberazione e vita spirituale.
Come il dogma, anche le religioni in quanto pensiero, cultura e vita istituzionalizzata, regolamentata e statica, sono negativi in relazione ed in proporzione a quanto frenano, limitano o addirittura impediscono il libero e sconfinato spaziare creativo della spiritualità e della vita stessa.
Ritengo che faccia molto bene Mazzi a vedere nell’”eresia” il fondamento persino dell’evoluzione stessa in quanto credo che sia proprio lo “spirito nella materia” ad esplorare ed immaginare nuovi orizzonti, a programmarli e a realizzarli continuamente.
Questa apertura mentale è una delle scelte fondamentali di Spiritualità Razionale e vogliono esserne la caratteristica e l’obiettivo principale. Per “spiritualità” si vuole intendere proprio questa ricerca e vita intima, aperta, dinamica, creativa, del senso profondo di se stessi, dell’esistenza e dell’esistente. In altre parole, l’essenza e la dinamicità “psichica” dell’essere nella sua complessità e in tutti i suoi aspetti …
Nel titolo di questo blog, oltre a “spiritualità, c’è anche il termine “razionale” perché, anche se la spiritualità può e deve spaziare ed esplorare liberamente tutti gli orizzonti, deve però tenere conto delle indicazioni della ragione e della scienza.
Einstein spinse le sue ricerche ed ipotesi ben oltre gli orizzonti dei canoni scientifici del suo tempo. Quando finalmente trovò i concetti che lo portarono alla formulazione delle legge della relatività. Il fatto di aver spaziato persino in ipotesi che sembravano o erano considerate irrazionali gli permise di trovare nuovi concetti rivoluzionari. Ma l’esigenza di razionalità costrinse Einstein a dimostrare, prima a livello matematico, poi nella realtà, la validità delle sue teorie. Una volta trovati evidenti e sufficienti riscontri, le sue ipotesi sono state accolte in ambito scientifico come teorie più idonee ad interpretare e comprendere, meglio di altre teorie, i fenomeni della realtà. Una volta che le teorie della relatività furono accolte nel mondo scientifico, questo stesso allargò l’ambito del razionale e dello scientifico includendo concetti che in precedenza sarebbero stati considerati quantomeno bizzarri…
Questo è un chiaro esempio dei rapporti tra spiritualità, libera di spaziare su tutti gli orizzonti possibili, e la razionalità che dovrebbe costringere a provare e dimostrare le proprie tesi. Prima di una dimostrazione sufficientemente accettabile e accolta dal mondo scientifico di settore, si deve essere ben consci che si tratta di ipotesi ancora tutte da dimostrare e vanno considerate come tali in ogni ambito. Nel caso il mondo scientifico si convinca della validità di tali ipotesi non si può comunque parlare di certezze ma solo di “migliore ipotesi”. A livello umano, eccetto nelle scienze esatte, non si può parlare di certezze, ma solo di probabilità o buone ipotesi di lavoro.
Il Papa (e i rappresentanti religiosi) ha contrapposto molte volte il relativismo della scienza alle certezze della fede, svilendo e denigrando le sofferte e incerte conquiste umane…. Purtroppo, a livello di esseri relativi e contingenti come gli esseri umani, salvo, come sempre nelle materie esatte, non possono esistere assoluti e certezze per cui proporre certezze, dogmi ed assoluti vuol dire ingannare se stessi e gli altri o raccontare favole…
Noi, poveri mortali, siamo consci di essere e di muoverci con fatica ed a tentoni nelle nebbie della coscienza e della conoscenza.
Gradimento
PDRTJS_settings_955958_post_2741 = { "id" : "955958", "unique_id" : "wp-post-2741", "title" : "Apertura+mentale+o+%E2%80%9Ceresia%E2%80%9D+fondamentale", "item_id" : "_post_2741", "permalink" : "http%3A%2F%2Fspiritualrationality.wordpress.com%2F2010%2F06%2F09%2Fapertura-mentale-o-%25e2%2580%259ceresia%25e2%2580%259d-fondamentale%2F" }