Apette dei pittori a Trinità de' Monti? Passati dalla padella alla brace. Le hanno spostate di 20 metri e ora sono davanti a Villa Medici e scuola francese: saranno contenti i terroristi

Creato il 21 gennaio 2015 da Romafaschifo







Alcuni lanci stampa e alcune pagine Facebook di amministratori del Primo Municipio - la presidente Sabrina Alfonsi in primis - inneggiavano ieri alla risoluzione dell'annosa questione delle "Apette" Piaggio dei "pittori" (vabe...) che stazionano a Trinità de' Monti.
Piccolo recap: questi signori, a differenza di tutti gli altri operatori economici della città, considerano uno spreco affittarsi un magazzino per stoccare il materiale che a loro occorre per lavorare. Al posto di pagare uno spazio in affitto, hanno pensato, come possiamo fare a rubare un po' di suolo pubblico e farci un magazzino privato a spese di tutti? E così si sono inventati le Api Piaggio magazzino che, pur avendo un cassone coperto, possono stazionare su suolo pubblico in libertà perché sono dei ciclomotori: si sottrae suolo pubblico, si sottraggono posti auto ma visto che l'arredo urbano è quello che è (basterebbe fare posti moto come a Milano, separati da divisori in metallo in modo che possa entrarci davvero esclusivamente uno scooter e null'altro) la si sfanga.
E così di fronte a Trinità de' Monti, come avete letto in questo nostro artico, c'era la cortina di ferro dell'Ape Piaggio del pittore romano. Un abisso di prepotenza che si palesa anche da altre parti della città, vedasi Via Zanardelli, a servizio dei pittori di Piazza Navona. Non basta lo scempio che questi signori fanno con la loro presenza sovente molesta e scarsamente qualitativa, ci si mette anche la sosta selvaggia circostante per mascherare magazzini illegali.

A Trinità de' Monti la cosa si è "risolta" ieri perché a seguito della chiusura della ZTL A1 il Comune ha creato alcuni posti auto destinati ai residenti (strisce gialle) e la cosa vale anche per gli scooter. Ora, non essendo le Apette appartenenti a residenti ma solo a sedicenti pittori, si sono dovute togliere dalle scatole e ieri si è svolta questa azione che, come accade a Roma troppo di sovente, si è trasformata in pantomima.

Le apette infatti si sono spostate di poche decine di metri andando ad occupare quasi completamente un parcheggio scooter a striscia bianca. A metà strada tra Villa Medici e la Petite Ecole dello Chateaubriandt, scuola di proprietà del Governo Francese. Di fronte a Ciampini.

Con le seguenti conseguenze:

1. Si continuano a rubare preziosi posti-moto in un quadrante difficile. Le tante moto che potevano andare qui ora dove verranno messe?

2. Si "impalla" la vista di un monumento altrettanto importante: prima le Apette umiliavano Trinità de' Monti, oggi impallano Villa Medici. Cosa cambia?

3. La soave visione di una batteria di Apette saluta l'uscita dei turisti da uno dei bar più noti e frequentati della zona

4. Il problema di sicurezza è semplicemente atroce. E questo dovrebbe far muovere immediatamente le autorità. Le Apette si trovano ora infatti di fronte alla scuola francese. Scuola francese che, ovviamente, dopo i fatti di Parigi è piantonata da una pattuglia della nostra Polizia di Stato perché, naturalmente, è diventata un obbiettivo sensibile. Ora è ovvio che con le Apette davanti i pericoli salgono. Immaginatevi alle 3 di mattina un malintenzionato che forza un'apetta, ci infila dentro un ordigno e lo fa deflagrare all'ora dell'uscita di scuola. Ma non è pericolosissimo? Ma non dovrebbe essere questa una zona super tutelata, super controllata, super pulita? Ne abbiamo parlato con la pattuglia che piantona la scuola e non ha potuto far altro che sottoscrivere i nostri ragionamenti...

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