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Aphrodisias

Creato il 24 aprile 2013 da Istanbulavrupa
Aphrodisias

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Arrivarci è un po' complicato, le strade in alcuni tratti lasciano palesemente a desiderare; da Pamukkale, abbiamo preso un trasporto privato, un van da 9 posti - ma eravamo soltanto in quattro - che parte in mattinata e ritorna nel primo pomeriggio (il tempo di percorrenza è di un'ora, un'ora e mezza): ti lascia 3 ore di tempo per la visita, che in virtù dell'estensione limitata dell'area archeologica sono sufficienti. Ma attenzione, ad Aphrodisias c'è anche un bellissimo museo con dei pezzi eccezionali: assolutamente da non perdere! Più in generale, i servizi al turista sono ottimi: tutto è ben organizzato, i pannelli informativi essenziali e nei posti giusti, le indicazioni perfette, la pulizia impeccabile, il punto ristoro e quello per la vendita di souvenir ben gestiti.

Abbiamo ovviamente visto ogni cosa: il tetrapylon ricostruito (con gli elementi originali), il tempio di Afrodite poi trasformato in chiesa, il bouleuterion, l'agorà e le terme adrianee, il teatro, il Sebasteion o Augusteum dedicato ad Afrodite e al Divo Augusto, lo stadio.

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(per leggere tutto il post e vedere le meravigliose foto, cliccate qui)

Questa voce è stata pubblicata in arte e mostre, cristiani d'Oriente, Turchia e contrassegnata con Afrodite, Aphrodisias, archeologia in Turchia, Caria, Giuseppe Mancini, Istanbul Europa, Kenan Erim, Sebasteion, Zingarate. Contrassegna il permalink.


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