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Apollinea - Alice Colombo e Marco Demis - Mostra bipersonale a cura di Ivan Quaroni

Creato il 23 ottobre 2012 da Roberto Milani
Da Area/B, dal 6 novembre, una bipersonale a cura di Ivan Quaroni: Apollinea Alice Colombo e Marco Demis insieme per un progetto alquanto interessante! Da non perdere...
Apollinea - Alice Colombo e Marco Demis - Mostra bipersonale a cura di Ivan Quaroni
Apollinea
Alice Colombo e Marco Demis
mostra bipersonale a cura di Ivan Quaroni
E’ una doppia personale a riaprire la stagione artistica di Area B,
galleria che individua, segue e propone giovani artisti che si
contraddistinguono per ricercatezza del linguaggio, innovazione e
ricerca .
Apollinea, che dà il titolo alla mostra, è il termine che meglio
individua le somiglianze tra Alice Colombo e Marco Demis, accomunati da
una sensibilità di spirito che sfocia nella realizzazione di percorsi
ordinati e logici, atti a negare – o quantomeno attenuare – il caos che
è proprio della dinamicità della vita.
Il confronto tra i due risulta attivo e in costante evoluzione,
soprattutto per ciò che riguarda i soggetti : pur partendo entrambi da
un punto di vista razionale e razionalizzante, riescono a rendere le
loro opere assolutamente impalpabili, calate in una realtà astratta che
risulta allo stesso tempo imprescindibile dalla forma.
Si pronunciano attraverso modalità tecniche completamente differenti:
Alice Colombo impiega uno stile che molto ha a che fare con quello
Vittoriano, dispensato soprattutto dalla presenza costante come un
mantra ossessivo, della ripetizione del Giglio Fiorentino, attraverso
l’uso di carta a texture, la stessa che viene usata per foderare mobili
antichi.
Alice qui racconta un passaggio, una crescita, una presa di coscienza;
come in un diario privato ogni singolo lavoro rappresenta un momento o
una circostanza vissuta, attraverso il movimento di figure femminili che
spiccano da una natura complicata, fitta, spesso predominante.
Elemento imprescindibile dei suoi collages, il Giglio è il principio, il
sostegno, o come lei stessa dice: “l’anima, una base geometrica su cui
costruire il paesaggio.” Sono rivelazioni, attese, “come fossero
istantanee esposte sulla mensola di casa che ritraggono abitudini ed
eventi comuni, dal prendere una tazza di tè annusandone il profumo
(Pensaci Bene), guardare le previsioni del tempo (Previsti Temporali),
parlare al telefono con un’amica (Fuga di Notizie) o semplicemente
spegnere o accendere la luce (On-Off).”
Possiamo invece definire Neoclassica l’espressività di Marco Demis, che
nelle opere realizzate per Apollinea spazia con naturalezza dalle
piccole alle grandi dimensioni, presentando una serie di nudi,
accompagnati da alcuni primi piani.
Pur nella loro essenza e fissità, i suoi soggetti non sono bambole senza
vita, anzi risultano ricche di una sensualità placida, tutta
neoclassica. Eteree, impalpabili, imprescindibilmente legate alla forma
ma lontanissime dalla realtà, sono figure femminili, contemplative,
molto distanti dal caos della vita quotidiana. Immortalate in scenari
bucolici, o in semplici giardini, si lasciano ammirare e ci fissano a
loro volta in tutta la loro tranquillità esistenziale.
Area\B
Via Cesare Balbo 3, 20136 Milano

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