Appalti San Luca, infiltrazioni mafiose

Creato il 04 febbraio 2014 da Giovanni Maddamma @ilmeridionale

Reggio Calabria (04/02/2014): I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e del Gruppo di Locri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 12 soggetti ritenuti appartenenti alla ‘ndrangheta. Gli indagati devono rispondere di associazione mafiosa, concorso in illecita concorrenza con minaccia o violenza aggravata, frode nelle pubbliche forniture e furto di inerti. L’operazione trae origine da un’indagine avviata nel 2005 dalla Stazione dei carabinieri di San Luca in cui sono confluite le risultanze di altre precedenti operazioni dell’Arma dei carabinieri come Crimine, Reale, Saggezza, Metano a San Luca, che hanno documento l’opera della ‘ndrangheta locale. A San Luca - comune sciolto nel maggio dello scorso anno per infiltrazioni mafiose e il cui sindaco Sebastiano Giorgi è stato arrestato a dicembre per associazione mafiosa – in pratica esisteva un vero e proprio cartello criminale per spartire gli appalti pubblici tra le ditte di riferimento delle cosche. Uno dei 12 soggetti colpiti dalla misura cautelare e’ riuscito a scappare ed è attivamente ricercato. Tre imprenditori sono finiti in manette. Secondo quanto emerso dalle indagini, le cosche di San Luca avevano una forte influenza sugli amministratori del Comune di San Luca ai quali riuscivano a imporre le ditte a loro gradite. Nell’indagine sono finite le note famiglia di ‘ndrangheta Mammoliti “fischiante”, Pelle “Gambazza”, Nirta “Scalzone” e “Terribile”, Romeo “Staccu”.


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