E’ già successo, è noto: l’Espresso tempo fa ha parlato del caso di Rossano Salini, assunto dal fratello
Rosssano Salini, foto tratta dal suo blog Rossanosalini.com
Massimiliano Salini, presidente della Provincia. Cremona nella “gara all’assunzione dei ciellini”, segnalata dall’Espresso, è uscita male, fra le altre città colpite da questa strana epidemia.
Perché mai un giovine titolato come Rossano Salini, che vanta nei colloqui a tu per tu un curriculum di tutto rispetto (basta leggere il suo blog, cliccando qui), lavora all’ufficio comunicazione dell’amministrazione provinciale di Cremona, un ente di cui il suo stesso fratello Massimiliano ha dichiarato: “Se la Provincia sparisce i miei concittadini sono contenti”. E così suo fratello dove lavorerà?
Sull’imparzialità del fratello rispetto al fratello si può citare la Genesi, nel celebre versetto in cui Caino dice: “Non sono il guardiano di mio fratello”. Non c’è dubbio infatti che Massimiliano e Rossano siano in rapporti molto migliori, malgrado il Caos che domina l’universo, dei figli di Adamo, che cattivi esempli ricevuto avevano.
Ma perché Cremona dev’essere segnata da una bizzarria simile? Perché, perché?
Rossano Salini vanta lauree e titoli. Allora perché non c’è un imprenditore che lo assume? Perché bisogna ricorrere ancora una volta alle gran braccia della pubblica amministrazione anche se vigono duri limiti alle assunzioni dal 2001?
Con affetto e stima per il giovine costretto a guadagnarsi la vita esponendosi ogni volta a inevitabili assonanze, invitiamo i datori di lavoro della provincia di Cremona o di Lombardia o di qualunque altra zona: è un ottimo giovine, assumetelo, guardate come si batte, come si impegna, con quale perizia e decisione. Assumetelo e liberateci e liberate lui e famiglia da ipotesi di conflitto d’interesse che danno sempre fastidio e che i giovani, Rossano Salini compreso, non si meritano.
Coraggio Rossano, i tempi cambieranno!