Maledetti
Riceviamo e condividiamo l’appello del Centro Europeo di Studi Arrigo Benedetti per la rivista Europeo facendo un grande in bocca al lupo a tutta la redazione e al direttore Daniele Protti che abbiamo avuto il piacere di conoscere durante la nostra prima Conversazione di fotografia nella nuova sede di San Paolo nel dicembre 2011.
Centro Europeo di Studi Arrigo Benedetti
Gli esuberi previsti nell’annunciata ristrutturazione del gruppo RCS sono ovviamente l’elemento più drammatico nell’ intera vicenda che ci auguriamo trovi soluzioni soddisfacenti.
Tra le altre misure tese a ridare redditività al gruppo, oltre alla razionalizzazione logistica, si prevede la vendita o la chiusura di dieci testate periodiche. L’Europeo è tra queste.
Fondato e diretto da Arrigo Benedetti, L’EUROPEO ha rappresentato, anche sotto la guida di altri direttori, un elemento riconosciuto a livello internazionale, di straordinaria modernità nell’ Italia post-bellica.
Un periodico non provinciale, lungimirante e di grande respiro che già guardava all’ Europa. Lo stesso suo formato, le straordinarie foto, i contenuti di altissima qualità, mettevano per la prima volta davanti agli occhi degli italiani, ancora freschi di democrazia, con pacato e laico realismo, l’ attualità di un Paese che aveva bisogno di essere accompagnato nella sua crescita civile.
Straordinaria è anche la schiera dei giornalisti de L’Europeo che avrebbero poi rappresentato e rappresentano ancor oggi il meglio del giornalismo italiano.
Oggi il giornale, se pur diversamente, con la riproposizione dei grandi reportages, le inchieste e servizi fotografici di altissima qualità, ne prosegue degnamente la tradizione.
Riteniamo che un gruppo editoriale come RCS, anch’esso caposaldo per l’ informazione e per il Paese in genere, non possa non tener conto di quei valori etici e di presidio civile, rappresentati da L’ Europeo.
Alle legittime valutazioni di carattere strettamente finanziario, sarebbe saggio e opportuno aggiungere considerazioni di più ampio respiro. Non si può lasciare andare a se stessa la memoria storica di quel tipo di giornalismo, ancor oggi insuperato, che è stato una pietra miliare per l’ evoluzione del nostro Paese. Considerazioni che non devono essere intese come semplice elemento di nostalgia o di dovere storico, lo stesso mondo dell’ informazione e la società civile in genere, oggi più che mai, hanno bisogno di risentire la stessa forte passione che animava oltre a Benedetti, giornalisti quali Pannunzio, Besozzi, Cederna, Stille, Cancogni, Montanelli, De Feo, Bocca, Fallaci e tanti altri, oltre a straordinari fotografi come Gianfranco Moroldo, Duilio Pallottelli, Ferdinando Scianna, Gianni Roghi, Evaristo Fusar e altri ancora.
Il rilancio di una testata prestigiosa come L’Europeo, adeguandola naturalmente alle esigenze di modernità del mercato, preferibilmente con RCS o con un editore che ne garantisca effettivamente la continuità, sarebbe in questo momento un investimento non solo civile, perché andando a colmare il bisogno dei lettori di ritrovare un informazione di qualità e realmente libera, potrebbe raggiungere obbiettivi che lo renderebbero rassicurante anche da un punto di vista economico.
Il presidente
Alessandro BENEDETTI