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Appena dopo la pioggia...e poco prima del sole | di S.Ponzo | Recensione

Creato il 17 aprile 2011 da Missclaire
Appena dopo la pioggia...e poco prima del sole | di S.Ponzo | RecensioneAppena dopo la pioggia...e poco prima del sole” (✿)
Il titolo di questo libricino mi aveva deliziato a prima vista, in esso avevo colto il sapore di quell'istante particolare, un momento di tempo sospeso dalla durata brevissima, se pure infinita ci apparirebbe nel caso avessimo la rara fortuna di viverlo almeno una volta...una parentesi dell'esistenza gelata dalle emozioni, un evento quasi metafisico che sancisce un accadimento reale...è in un attimo così che inizia tutto e nel medesimo modo finisce.
La fortuna di conoscere, anche se solo virtualmente, la giovanissima autrice (Silvia Ponzo), apre la preziosa possibilità di confronto diretto fra la mia interpretazione del testo con la sua fonte d'origine; questo, probabilmente, evolverà in una piccola intervista in una successiva analisi.Adesso, però, vorrei salvare semplicemente le impressioni residue di questa recente lettura.
La storia è una piccola favola contemporanea: la scelta questo aggettivo non è casuale, invero, avrei potuto utilizzare “moderna” con il rischio di restare sul livello generico del concetto, al contrario, intendo rendere specificatamente il carattere immediato e fresco di questo testo, senza omettere di ricollegare la chiara struttura fiabesca che alimenta la trama nel suo percorso narrativoMi precludo ogni spoiler, virando la mia attenzione sugli ingredienti principali di una storia semplice, eppure carica di valori morali, nel pieno rispetto della formula fiabesca; i protagonisti indossano le vesti, universalmente note, di un Principe Azzurro (Tommaso o Tom), un po' anticonformista, e di una Cenerentola (Stella) dalle origini immerse nel mistero; il contorno necessario degli altri attori ritrae due realtà profondamente diverse, quella della società altolocata romana e quella invisibile del numeroso popolo dei clochard.Nel corso della storia, questi due volti di Roma si vedono come per la prima volta, un faccia a faccia che non dovrebbe sorprendere in un mondo meno egoista, invece, si avverte tutto lo sconcerto generato dell'incontro nei mutamenti d'animo di Tom, il quale intraprende l'attività nel sociale, un po' per contrariare la madre indigesta (una sorta di Strega Cattiva), un po' ed inconsapevolmente per soggettivo rigetto verso la società dei soldi e dell'apparenza che la vita gli ha imposto. Non svelerò oltre cosa determinerà questo salto nel buio, dirò soltanto che la subitanea conoscenza di Stella aprirà ulteriormente i suoi occhi su un mondo parallelo incredibile, dove dimorano persone di ogni provenienza che hanno lasciato altrove la propria vita passata, dove esistono coraggio ed allegria, malgrado le evidenti condizioni di un'esistenza quotidiana al limite, dove, infine, si scoprono i valori migliori di cui l'umanità è capace, poiché ogni individuo è parte della famiglia dei clochard, ed i sentimenti sono la colla che la tiene assieme, laddove non si ha nient'altro che noi stessi da perdere.L'azione pedagogica evidenziata dalla scelta di tale confronto tematico trova appieno la mia approvazione, sebbene, ripeto...in un mondo meno egoista, non dovrebbe esserci bisogno di ricordare a noi stessi come comportarci...la conoscenza del diverso, come dell'ignoto, dovrebbe essere un atto educativo naturale per comprendere la realtà nei suoi tanti volti, per rendere la consapevolezza di ciò che ognuno di noi è in grado di fare per aiutare chi è in difficoltà ed, in primis, se stesso, chiarendo quali siano i valori alla base dell'evoluzione della coscienza, validi unanimamente.Lo stile dell'autrice tradisce la sua giovinezza, è necessario ricordare sin dal principio che si tratta di un esordio nel mondo narrativo, utile a comprendere la semplicità dei dialoghi, come contemporaneità del linguaggio, inequivocabilmente figlio di questa generazione. Spesso le battute sono condensate, prive di ridondanze, colme di parole nuove, simbolismi ed abbreviazioni proprie del gergo di questo nuovo millennio, ove sms e chat sono i mezzi di comunicazione più inflazionati, con la conseguenza evidente della relativa contrazione della fraseologia comune; ciononostante, la natura romantica dell'autrice, così come il suo amore per la scrittura classica, si palesano entrambi nelle riflessioni di Stella e nelle immagini che si alternano ai dialoghi. Sono passaggi delicati, svolti per metafore, regalano affezionati sguardi sulla Città Eterna...parole mutate in immagini suggeriscono emozioni che scopriamo proprie all'autrice, sono tanto lontani dalla brevità delle battute da farci credere che ci siano due personalità alla loro origine...e forse è proprio così, forse Silvia (mi permetto di darle del tu) le racchiude ambedue nel suo animo, i due linguaggi imprescindibili per comunicare con il mondo di oggi: quello diretto, breve e monocorde utile alla sopravvivenza nelle relazioni imposte dalla società dei mass media, e quello esauriente, ricco d'aggettivi e metafore, utile alla conservazione e descrizione del pensiero, unica lingua idonea alla spiegazione degli stati emotivi, come della meravigliosa complessità dell'animo umano.
Il solo appunto che mi sento di fare, premessa la mia considerazione verso un'opera prima, riguarda l'episodio della scoperta intimità dei protagonisti, che ho trovato dissonante con il contesto, a mio modesto e discutibile avviso, avrebbe potuto essere omesso così da lasciare intatto quel sottinteso che, spesso, è più efficace dell'esplicito, se pur reso con delicatezza, nonché comprensibile nel quadro attuale...ma si tratta di un mio cruccio, probabilmente derivato dalla mio modo di essere molto lontano da questo tempo d'esplicite consuetudini, perciò, sicuramente confutabile!
Una favola bambina, un buon spunto di riflessione, un libricino che trattiene il succo di quel preciso istante: appena dopo la pioggia...e poco prima del sole.
Scheda del Libro
Titolo: Appena dopo la pioggia...e poco prima del soleAutore: Silvia PonzoIbiskos Editrice Risolo – Minimal narrativaPrezzo: €12,00 | Compra onlineISBN: 9788854603325
TramaEsiste l’Impero del Cile? No, ma quei tre strani barboni - padre, madre e figlia - sono convinti di sì, sostenendo di far parte della Famiglia Imperiale del Cile caduta in disgrazia dopo un golpe che li ha deposti dal trono e costretti a fuggire in Europa. Probabilmente sono clandestini sudamericani con qualche rotella fuori posto... ma non perdono occasione, con nessuno, di rievocare i fasti e le gesta della dinastia imperiale e della vita di corte: specialmente il padre, l’Imperatore Juan Rodrigo Domingo XIII, racconta le sue storie con grande passione e si arrabbia particolarmente (minacciando) con coloro che non gli credono. L’Impero del Cile esiste, allora? Tom è un giovane volontario (ex scrittore fallito un po’ bohémien) che nel corso del suo impegno in aiuto dei clochard romani s’imbatte nella bizzarra famiglia cilena e ne rimane affascinato e incuriosito. Ma non crede ai loro racconti e all’esistenza di questo fantomatico “Impero” (ne avrebbe sentito parlare altrimenti). Finché non s’innamora di Stella, figlia degli Imperatori nonché erede al trono del Cile, e si vede costretto ad “assecondare” i sovrani, soprattutto il capriccioso Imperatore. Tra situazioni paradossali, equivoci e amore, Tom scoprirà che nella vita la cosa più importante è credere ai sogni, alla fantasia e alle cose che sembrano impossibili e dare meno spazio alla ragione e alla razionalità. Perché persino quelle cose che ci sembrano assurde... possono rivelarsi vere. Il cuore ha sempre ragione. Appena dopo la pioggia... e poco prima del sole è una sorta di favola moderna spiritosa, fantasiosa e un po’ magica che vuol essere un elogio del sogno a discapito della ragione. Appena dopo la pioggia... e poco prima del sole è una storia d’amore tra due persone speciali e un po’ particolari che nell’amore hanno trovato il significato della propria vita che li cambierà per sempre.
L'AutriceSilvia Ponzo è nata a Roma nel 1985. Qualcuno si è chiesto se avesse frequentato il liceo classico per saper scrivere “così bene”, ma non ha frequentato nessun liceo (e non ha ancora capito se il fatto di frequentare un liceo l’avrebbe resa scrittrice o in quanto brava a scrivere ciò l’avrebbe spinta di conseguenza a iscriversi in un liceo). Letteratura inglese del 1800 (vorrebbe scrivere un romanzo stile Jane Austen), arte e Milan le sue passioni. Sogna di vincere il Premio Nobel per la letteratura da quando aveva 13 anni e di andare a vivere in Scozia. Ma soprattutto sogna di continuare a Scrivere.

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