Vorrei inaugurare la mia collaborazione con questo blog parlando del nuovo singolo di FabriFibra, guarda caso dedicato e intitolato “Le donne”.
Ho scelto di trattare questo tema, perché essendo molto amato dai giovanissimi, è quindi importante capire i messaggi che trasmette, poiché come ben sappiamo , i più giovani tendono spesso ad emulare i loro miti.
Quindi mi sono presa la briga di osservare più volte il suo video, il che è totalmente inutile visto che è un po’ come le soap-opera nei canali regionali, con tre milioni di puntate: sempre tutto uguale, ripetitivo. Inoltre si può notare il suo pessimo linguaggio fisico, spaccone che alla sua età, lo rende un po’ ridicolo!
Basita del nulla cosmico che mi aveva trasmesso il video ho cercato il testo di questo singolo, per capire meglio cosa volesse dire nella sua canzone, voleva trasmetterci un messaggio positivo e redimersi da un passato maschilista-borgataro o continuare il suo filone?Posto qui sotto il ritornello, in modo da capire il suo vero obiettivo:
Mi piacciono le donne, le donne,le donne,
le more, le bionde
le grasse, le tonde,
le top-model con due bombe
le donne, le donne
le more, le bionde
le grasse, le tonde
mi piacciono le donne
Ora, cosa potremmo capire semplicemente dal ritornello?
Personalmente che FabriFibra distingue le donne solo per il colore dei capelli (un po’ come si fa con le veline: la mora e la bionda) e dalle “bombe” accessorio appartenente -a quanto pare- solo alle top-model , come se le donne non avessero un’anima, un carattere, degli interessi, dei sentimenti.
Lasciando il ritornello, che rappresenta l’elemento migliore di questo pezzo, vi riporto altre “perle” estratte da questo testo :
“….di recente contemplo raramente
vorrei farmi due ragazze contemporaneamente”
“dimmi che c’hai una sorella gemella che semi-nuda balla alla Lorella”
“Canto le donne e lo sai
ma ci sono donne che non vorrei mai
neanche se fossimo a Santo Domingo
domandi
sei serio?
non sai quanto
non uscirei mai con Lory Del Santo
o donne di quello stampo
fredde, congelate come uno scampo
e se ti innamori non hai scampo
e qualche volta fai dei sogni strani
quei calendari con ragazze in bikini
al posto della solita modella che si sdraia
sogno le foto sexy della tabaccaia,
della benzinaia, della giornalaia, della fornaia”
Ecco come tratta la questione donne, ecco il suo testo dedicato alle donne. A me sembra un testo dedicato alle sue fantasie, fantasie di un trentenne vuoto, cresciuto a pane drive-in e colpogrosso (ricordiamo che Lory Del Santo, personaggio che lui critica nel testo, faceva parte proprio di quel filone di programmi e filmetti, da notare anche come lui bippi il nome: forse perché non ha nemmeno il coraggio di dirlo per intero prendendosi le sue responsabilità?!).
Fabri Fibra, in questo video, rappresenta l’italiano medio, quello con i miti di filmetti erotici, cresciuto con la corsa di Pamela Anderson sulle spiaggie con il costume su un corpo tumefatto e stremato dalla plastica ,quello cresciuto con sogni erotici basati su donne che potrebbero essere la propria madre, quello che parla tanto di sesso e acrobazie erotiche ma in realtà non sa manco cosa siano, quello che si fa film mentali con donne che si incontrano tutti i giorni per strada o nelle attività, donne che magari svolgono il loro lavoro (di fornaie, bariste, benzianaie, giornalaie) -spesso usurante e mal pagato- e che devono essere anche simpatiche ed ammiccanti, come se fossero delle intrattenitrici di night, quasi come se sull’insegna ci fosse scritto “ogni kg di pane, in omaggio un kg di donna”!
La musica dovrebbe essere democratica, trasmettere sentimenti, ricordi, dovrebbe denunciare o semplicemente rallegrare, ma non creare differenze su chi ha la coda e chi no (come diceva la Fallaci per distinguere un uomo da una donna)!
Grazie di cuore per queste parole, Fabri Fibra. Dovrebbero riecheggiare ogni 8 marzo, a tutto volume, in ogni strada, centro commerciale, ufficio o supermercato. Io sarò lì , a distribuire tappi auricolari per l’occasione, con Caparezza e Rino Gaetano in cuffia.