Apple fa un passo indietro nel mondo televisivo, ma spinge l'acceleratore su nuovi dispositivi, in particolare su un iPhone mini e una nuova generazione di Apple Watch che potrebbero essere presentati in un evento a marzo. Stando a Bloomberg, Cupertino avrebbe dovuto lanciare una propria offerta con un pacchetto di 14 canali tv in streaming ad un prezzo di 30-40 dollari al mese, ma la cifra sarebbe stata giudicata troppo bassa dalle compagnie che possiedono i contenuti.
In mancanza di un accordo, la società avrebbe deciso così di far diventare la sua Apple Tv, l'apparecchio per vedere contenuti web sul televisore di cui da poco è stata presentata una nuova versione, una piattaforma in cui le emittenti vendono direttamente agli utenti. In base alle indiscrezioni, il problema sarebbe di tipo prettamente economico. Una cifra compresa tra i 30 e i 40 dollari, in un mercato statunitense in cui il pacchetto di pay-tv tradizionale costa circa 85 dollari al mese, non è considerata adeguata dalle media company che dovrebbero fornire a Cupertino i programmi da trasmettere.
Per sciogliere l'impasse, la società avrebbe dovuto alzare il prezzo dell'abbonamento o convincere le compagnie ad accontentarsi di entrate inferiori. Da qui l'idea di accantonare per il momento il progetto televisivo e di continuare a spingere la Apple Tv come piattaforma che consente alle emittenti tv e ai produttori di contenuti audiovisivi di vendere direttamente ai clienti, sotto forma di abbonamento o di 'pay per view', cioè la vendita di singoli programmi