Nuova battaglia legale per Apple, denunciata da Intertrust Technologies per la presunta violazione indebitadi 15 brevetti nell’intera gamma dei suoi dispositivi venduti sul mercato statunitense, dalla linea iPhone ai tablet iPad, fino alle postazioni desktop Mac e a varie piattaforme digitali come iTunes, iCloud e App Store. Gli avvocati di Intertrust hanno chiesto a un giudice californiano una specifica ingiunzione per il blocco delle vendite a stelle e strisce delle tecnologie in violazione della proprietà intellettuale in ballo. “Apple ha grandi prodotti ma utilizzano le tecnologie di Intertrust – ha riferito il CEO Talal Shamoon – I nostri brevetti sono fondamentali per la sicurezza di internet e il “distributed trusted computing” (da cui deriva il DRM) è il risultato di anni di ricerca e sviluppo interno”.
C’è da precisare però che la Intertrust Technologies non è solo una delle tantissime ditte che producono brevetti. Come ha rilevato dal noto Wall Street Journal, sia Sony che la Royal Philips Electronics detengono le azioni della società e la Intertrust in passato ha accordato le due società in un accordo di partnership con aziende del calibro di Samsung, Nokia, Motorola, Adobe, Vodafone, HTC e altri. Inoltre nel 2004 l’azienda ha vinto una causa di 440 milioni di dollari con Microsoft. È ancora presto per affermare che l’Intertrust potrà infliggere una multa nei confronti di Apple, ma considerando l’andamento dei fatti, ci sono molte possibilità che accada. Di certo non mollerà facilmente la presa visto che a differenza di alcune società che producono brevetti ad-hoc, la Intertrust assume direttamente ingegneri e sviluppa internamente le sue tecnologie per la distribuzione dei contenuti.
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