Tramite i dispositivi di cupertino è troppo facile accedere alla pornografia. Questa la nuova incredibile accusa mossa nei confronti di apple da parte dell’ avvocato Mark “Chris” Sevier davanti alla Corte del Tennessee. Secondo il legale, che nella citazione difenderebbe se stesso nelle vesti di parte lesa, Apple non avrebbe fornito dei validi strumenti software per filtrare la visualizzazione di materiale pornografico inducendolo ad una consultazione così assidua da provocare la separazione da sua moglie.
Nel documento depositato presso gli uffici della Corte del Tennessee di Nashville, Sevier avrebbe ammesso di essere da sempre un grande fan di Apple e che il suo gesto sarebbe volto a migliorare l’ utilizzo dei suoi dispositivi soprattutto da parte dei giovani statunitensi, magari introducendo un filtro di default aggirabile soltanto al superamento dei 18 anni (anche tale punto sembrerebbe non avere punti di contatto con il suo caso avendo già compiuto 36 anni).
L’ azione legale sembrerebbe non essere destinata ad alcuna valutazione da parte della Corte a causa di una numerosa lista di vizi di forma (ad esempio il soggetto non può rappresentare se stesso a causa di una restrizione a suo carico risalente al 2011 per insanità mentale). Inoltre, il recente arresto dell’ avvocato con per il reato di stalking nei confronti del musicista country John Rich non sembra essere destinato ad incidere in maniera positiva nella vicenda contro l’ azienda di Cupertino che con ogni probabilità non sarà mai chiamata a difendersi dalle accuse.
Ricordiamo anche nel corso degli ultimi anni, Apple ha messo in atto una vera e propria crociata contro la visualizzazione dei contenuti pornografici imponendo rigide limitazioni all’ interno dell’ App Store e negando la compatibilità con Adobe Flash Player (uno dei player multimediali più utilizzati nel settore).