Dopo essere uscita appena vincitrice dall’azione legale che riguardava gli iPod e le loro presunte “misure di sicurezza” che cancellavano tutti i file audio non scaricati da iTunes, Apple si ritrova alle prese con una nuova Class Action, stavolta riguardante lo spazio di archiviazione occupato da iOS 8 sui dispositivi della Casa di Cupertino.
Una nuova Class Action è stata lanciata direttamente in faccia ad Apple Martedì in una Corte Federale degli Stati Uniti, presumendo che la nuova versione di iOS della compagnia non informi in modo chiaro i suoi utenti riguardo a quanto spazio di archiviazione verrà occupato dal Firmware una volta che sarà scaricato.
Come riportano MacRumors e SiliconBeat, l’accusa afferma che iOS 8 possa arrivare a occupare fino al 23.1% della capacità di Storage complessiva di un dispositivo iOS, ma il fatto non viene adeguatamente esposto quando i clienti acquistano un nuovo prodotto Apple né quando scaricano l’aggiornamento dall’AppStore. L’accusa porta come punto di forza dei momenti personali come eventi sportivi o matrimoni, durante i quali gli utenti cercano disperatamente altro spazio di archiviazione e Apple specula su queste necessità per profitto, offrendo spazi a pagamento.
Apple utilizza queste sottili tattiche affaristiche per fornire agli utenti una capacità di archiviazione più ridotta di quanto effettivamente promosso, solo per poter vendere tale capacità in un momento disperato (ad esempio, quando un utente sta tentando di scattare foto alla recita di un figlio o di un nipote, a una partita di Basket o a un matrimonio.
William Anderson, l’avvocato dell’accusa che fa parte della Cuneo Gilbert & Laduca – una compagnia che ha sede in Washington, D.C. – richiede sia un risarcimento danni sia un cambiamento alle Policy di Apple, nello specifico nello Stato della California.
Abbiamo la sensazione che un numero sostanziale di clienti Apple sia stato raggirato, e seguiremo le nostre richieste vigorosamente fino alla fine.
Anderson ha continuato parlando non solo degli utenti che hanno fatto esperienza dei problemi di Storage dopo il Download di iOS 8, ma anche di tutti coloro che hanno comprato un iPhone o un iPad con iOS 8 già installato per impostazione di fabbrica.
Nonostante gli sforzi continui da parte di Apple di correggere i numerosi di Bug di iOS 8, il tentativo dell’accusa nella nuova Class Action sembra proprio quello di utilizzare lo slogan della stessa Apple – “La più grande release di iOS finora” – come un intero blocco di sottintesi e omissioni, per suggerire agli utenti l’imbarazzante quantitativo di memoria richiesto dal Sistema.
Fonte: MacRumors
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