Continua la guerra dei brevetti tra Samsung e Apple, ma ieri un giudice degli Stati Uniti ha negato ad Apple la richiesta di un’ingiunzione restrittiva permanente sui telefonini della concorrente sud-coreana.Il giovane in questione aveva denunciato Apple di avere un atteggiamento di una seocietà in crisi economica,essendo il gruppo californiano restio a distribuire la montagna di liquidità di cui dispone. Il sette febbraio scorso aveva persino aperto una causa legale contro il produttore di iPhone e iPad perché considerava illegale la decisione di mettere al voto nell’assemblea annuale degli azionisti del 27 febbraio prossimo – una mossa che se approvata toglierebbe ad Apple la facoltà di emettere titoli privilegiati senza il volere degli azionisti. Ieri, l’investitore attivista David Einhorn dell’hedge fund Greenlight Capital. che ha in portafoglio circa 1,3 milioni di titoli Apple – ha portato a casa una prima vittoria: il giudice Richard Sullivan di Manhattan, New York, ha deciso di bloccare proprio il voto sulla questione – chiamata Provision 2 – che l’amministratore delegato di Apple Tim Cook aveva sottovalutato definendola “sciocca”. L’ingiunzione è preliminare ma secondo il giudice, c’è una buona probabilità che Einhorn e gli altri investitori che hanno denunciato Apple per le stesse ragioni “abbiano ragione nel merito subendo un danno irreparabile nel caso un cui il voto proceda”.
Importante anche ricordare che Apple ha recentemente vinto un’altra ”battaglia” per la privacy.La Corte Suprema della California ha assolse Apple, che era stata accusata di aver infranto la legge statale per aver imposto ai clienti di fornire informazioni personali come l’indirizzo postale e i numeri di telefono durante una transizione online tramite carta di credito.
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