Per cercare di risolvere i tanti problemi riscontrarti nel proprio nuovo servizio di mappe e per tentare di arginare la bufera scatenatasi negli ultimi giorni, la mela di Cupertino starebbe puntando sull’assunzione di ex collaboratori che hanno partecipato allo sviluppo di Google Maps. La notizia arriva da “TechCrunch“, secondo il quale un ex impiegato del colosso di Mountain View che cercava un’occupazione nel campo GIS è finito a lavorare per Apple ed un altro che era impegnato nella supervisione di Google Maps, ha lasciato la Costa Est alla fine del suo contratto ed è stato recentemente contattato ad un recruiter Apple.
Il fatto è che, dopo la colossale figuraccia, la mela morsicata ha bisogno di recuperare e anche in fretta. Tanto da arrivare a rimangiarsi anche il patto segreto di “no-poaching” con Mountain View, ovvero, quello di non assumere l’una gli impiegati dell’altra azienda.
La mela di Cupertino potrebbe riuscire ad attrarre alcuni di questi dipendenti che, dopo la fase iniziale di sviluppo, ora troverebbero pochi stimoli da un lavoro che consiste principalmente nell’aggiornare l’esistente. Secondo la fonte citata da “TechCrunch“, un contractor Google Maps, ritiene che Apple possa migliorare sostanzialmente il proprio servizio e riuscire a competere pienamente con il concorrente se riuscisse ad assumere vari di questi ex dipendenti.
Ma anche così, non sarà un lavoretto da niente. Il colosso di Mountain View conosce meglio di chiunque altro quali dati contano e quali no, le priorità nel rendering e le parole chiave che servono a fornire un servizio adeguato alle richieste degli utenti.
A Cupertino, invece, iniziano praticamente da zero e dovranno trovare il modo di ottenere ben 5 milioni di miglia di dati stradali, cercare i partner migliori e spendere una fortuna in licenze. Niente che non sia alla loro portata, sia chiaro; ma i tempi non saranno di certo brevi.