Spesso ci si sofferma maggiormente su come i prodotti possano influenzare il mercato e l’economia legata ad un particolare settore, ma difficilmente si pensa che il ragionamento avviene anche nel senso opposto. Di fronte ad una particolare situazione economica di un determinato paese-e quindi della relativa moneta-possono ritenersi indispensabili dei piccoli “accorgimenti” al tariffario, e la Apple non ha esitato a svolgere questo gesto quando si è resa conto della variazione dello yen in Giappone. Ecco perchè non c’è di cui stupirsi di fronte all’innalzamento dei prezzi relativi all’iPad e dell’iPod, né si può assumere che sia una scelta sbagliata o che sia stata una libera iniziativa imputabile solo al capriccio della Apple stessa.
Per chi si trova a Tokyo in questi giorni infatti potrebbe rivelarsi un pessimo momento per comprare un nuovo iPad o un iPod dal momento che entrambi sono stati rincarati dalla Apple di fronte all’andamento dello Yen. Se infatti l’iPad mini era costato finora 28.800 Yen e l’iPad 42.800, ora i prezzi che vedrete sugli scaffali saranno più alti. L’iPad infatti attualmente costa 49.800 yen mentre la sua versione mini 32.800. Va infatti considerato che in questi giorni l’economia giapponese non sta attraversando un momento particolarmente florido, tanto che lo yen ha toccato il suo minimo storico, con un valore in borsa che colloca un dollaro a circa 100 yen. L’indebolimento della moneta giapponese dunque ha spinto la Apple a valutare le opportune contromisure e a incrementare i prezzi di fronte alle tasse più alte per l’importazione dei propri prodotti. Questa operazione si è dunque tradotta in un innalzamento di prezzo che tradotto in dollari è di circa 40 per l’iPad mini e di 70 dollari per l’iPad.
Nulla da biasimare per l’operato della Apple che, come riporta il portavoce della Apple Takashi Takabayashi parlando con Bloomberg ha ammesso che si è trattato di una conseguenza diretta dovuta ai tassi di scambio estero. Se le politica attualmente osservata dal primo ministro giapponese Shinzo Abe riuscirà a sortire gli effetti positivi sperati per portare fuori da questa recessione il paese, probabilmente in futuro la Apple potrebbe tornare ad adottare gli standard precedenti. Anche perchè almeno per il momento il rincaro del tariffario si è esteso non solo all’iPad e all’ipad mini ma anche all’iPod in tutte le sue versioni. L’iPod touch da 32GB è arrivato a quasi 30.000 yen mentre prima era posto a 24.800, e stessa sorte hanno seguito anche iPod nano e shuffle, così come l’iPod classico che ad oggi raggiunge quasi 25.000 yen dopo il prezzo originario di 20.900. Per quanto possa lasciare un po’ interdetti tuttavia, non si tratta del primo caso. Due anni fa infatti è accaduta la stessa cosa in Inghilterra, quando l’innalzamento dei prezzi per i prodotti della Apple è stato adoperato per fronteggiare l’innalzamento della VAT Tax.