Nuova iniziativa di Apple a favore dei diritti degli omosessuali: con una mail interna ha invitato i dipendenti a partecipare alla Pride Parade di San Francisco a fine giugno. Tim Cook, amministratore delegato di Cupertino, è da tempo impegnato in prima linea contro le discriminazioni, tanto da essere stato definito – pur non avendo mai fatto outing – «il gay più potente d’America». Da Nintendo invece arrivano segnali di verso opposto: esclude matrimoni gay da videogiochi.
Apple non ha mai nascosto di essere a favore delle leggi contro la discriminazione degli omosessuali. La Pride Parade di San Francisco da qualche anno riceve tra l’altro l’appoggio di colossi tech, anche Google e Facebook che pure spesso si lanciano in iniziative a favore dei diritti LGBT.
L’azienda di Cupertino nella mail interna – riportata dal blog 9to5mac – spiega che in occasione dell’evento ospiterà un suo ritrovo per la registrazione dei dipendenti Apple e delle loro famiglie, in più fornirà intrattenimento, colazione e t-shirt. A novembre Tim Cook in un intervento sul Wall Street Journal aveva lanciato un appello contro la discriminazione sul luogo di lavoro, anche in base all’orientamento sessuale, sollecitando il Senato statunitense ad approvare una legge ad hoc.
Invece c’è chi accusa Nintendo, colosso dei videogiochi, di escludere personaggi gay dai suoi prodotti. L’azienda giapponese, come riporta l’edizione online della Bbc, avrebbe respinto la richiesta di un giovane gay di consentire il matrimonio virtuale fra personaggi gay in «Tomodachi Life», videogioco che simula esperienze di vita quotidiana prossimo al debutto in Europa e Usa.