Nessuna banda organizzata, nessun progetto sofisticato: solamente un uomo, dei sassi e un furgone. Durante la notte passata infatti, è bastato gettare tre sassi contro le porte in vetro dell’App Store di Boulder in Colorado, per aprirgli la via. Dopo essere penetrato nel negozio l’uomo ha agito indisturbato e ha rubato ogni dispositivo trovasse sugli scaffali,passando dai più normali lettori iPod, fio a modelli di valore ben più alto come gli ultimi iPhone e dei Mac. Il colpo si sarebbe poi concluso con il carico della refurtiva sul furgone, e l’uomo non ha lasciato alcuna traccia, portandosi via un bottino da 64.000 dollari.
Non è stupito dell’accaduto il presidente della Macintosh Computer iTech, Rick Levitt, che di fronte al gesto ha evidenziato come in un periodo economico simile, il furto dei dispositivi sia più che logico da un punto di vista di convenienza. “La Apple è come l’oro”, ha dichiarato Levitt, spiegando poi che per dei ladri che desiderano un guadagno sicuro e veloce, non c’è niente di meglio dal momento che sono prodotti sempre richiestissimi e che possono essere svenduti per canali illegali a prezzi stracciati.
Un caso questo che non lascia indifferenti, ma neppure sorpresi se si considera che un atto simile si era già verificato in passato ai danni di un Apple Store a Parigi e all’aeroporto di New York , quest’ultimo durante un passaggio di merci tra gli U.S.A e la Cina. Furti rispettivamente dal valore di più di un milione di dollari ciascuno.
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