Ecco un tema sul quale ho cambiato opinione nei miei anni canadesi. Quando sono arrivato qui, nel 2006, e ho incontrato per la prima volta donne musulmane coperte dal burqa o dal niqab, ho pensato che fosse giusto poter permettere l’uso di questa tradizione religiosa in Canada, paese notoriamente occidentale e non islamico.
Poi, invece, ho cambiato opinione. Perché giudico che son poche le donne islamiche che desiderano indossare questa tradizione, e perché valuto che se hai deciso di spostarti da un paese islamico verso un paese occidentale è perché cerchi una società diversa da quella tua di origine. E nel luogo nuovo dove vai, ci sono altre tradizioni, altri usi, altra libertà di religione e altro rispetto per l’individualità della donna.
Quindi, fa bene Sarkozy a vietare il burqa e il niqad, fa bene Fini a dire lo stesso. E per me queste sono posizioni progressiste. Perchè mettono al centro il diritto della donna ad andare vestita un po’ come cazzo le pare, non secondo i precetti della tradizione di una cultura alla quale possono aderire ma magari desiderare di non rispettare nei suoi aspetti più limitanti, dal burqa alle menomazioni fisiche tipo infibulazione.
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