SARDEGNA: PHI BEACH (Baia Sardinia)
Phi Beach - Costa Smeralda (Sardegna)
Sulla strada per Baja Sardinia, protetta da maestose rocce modellate dal mare e dal vento, sorge una location di rara bellezza e suggestione. Phi Beach è un Open Air Club situato a ridosso della fortezza militare napoleonica Forte Cappellini. La sua impareggiabile posizione naturale regala ogni giorno l'emozione di uno dei tramonti più belli del mondo. Sole, mare, divertenti pomeriggi in musica ed eccitanti serate con un'ospitalità eccellente e discreta.Qui è approdato lo chef Giancarlo Morelli. La scelta è tra il menù Beach Time, fatto di piatti freddi da degustare, comodamente sdraiati sul lettino, e quello Light Lunch, con tartare e pescato alla brace, fino alla carta del Phi Beach che spazia dal croccante di maialino da latte al miele aromatizzato con il mirto della Barbagia alle pappardelle al polpo di scoglio, capesante in salsa di melenzane e panzanella di tonno marinato (http://www.phibeach.com/).CAMPANIA: IL RICCIO (Capri)
Il Riccio - Capri (Campania)
E' stellato anche il menù del Beach Club del Capri Palace, Il Riccio. Il Riccio a Capri è un luogo dell’anima, una sorte di eremo azzurro e bianco candido, in cui la luce è come amplificata, e dove con lo sguardo perso nell’infinito si può sentire il respiro del mare. Meta ideale per vacanze in relax al mare di Capri. Si arriva in barca, si ormeggia a una delle boe a pochi metri dalla Grotta Azzurra per poi sbarcare a terra a bordo del barchino. A condurre il Riccio ci pensa lo chef Salvatore Elefante che accoglie gli ospiti con un banco del pesce che sembra un quadro: polipi e moscardini, saraghi e ricciole, aragoste e astici e frutti di mare condiscono linguine, risotti e candele spezzate, tipica pasta napoletana, insieme con creme di melenzane, ricotta e pomodorini capresi (http://www.capripalace.com/).CAMPANIA: LA FONTELINA (Capri)
La Fontalina - Capri (Campania)
Per approdare a La Fontelina, dall'altra parte dell'isola, si salta a bordo di un gozzo che ogni mezz'ora salpa (per 5 euro) dalla Marina Piccola di Capri.E' uno stabilimento balenare, con tanto di teli di mare, ombrelloni e materassini a noleggio. Dal 1949 è anche ristorante: un posto semplice, dove il pescato del giorno veniva messo ad arrostire direttamente sulle carbonelle e sul fuoco era sempre pronto un grande pentolone di zuppa di pesce.Oggi c'è qualche tavolo in più, una cucina attrezzata, un pergolato con pagliarelle per fare ombra ai tavoli, ma la semplicità é rimasta la stessa.
Ogni giorno lo chef Mario offre varie alternative fuori dal menu, proponendo pasta fresca condita con sapori di mare abbinati sapientemente con verdure.
E non mancano mai i grandi classici della cucina di mare come gli spaghetti con le vongole, la frittura di paranza, le insalate di mare... Tutto innaffiato da una bottiglia di vino o da un bel bicchiere di sangria ghiacciata...(http://www.fontelina-capri.com/).
CAMPANIA: AL MARE (Amalfi)
Al Mare - Amalfi (Campania)
Appena si entra ci si rende conto di essere in una posizione privilegiata al tavolo del ristorante Al Mare dell' hotel Santa Caterina, ad Amalfi, un elegante beach club circondato da agrumeti dove si ordinano alici marinate con ricotta e caponata di melenzane, paccheri con pescatrice e crema di basilico o i tortelli con tonno di Cetarae bottarga di muggine (www.hotelsantacaterina.it).CAMPANIA: Il PIRATA (Praiano)
Il ristorante “Il Pirata” è situato a Praiano sul sentiero che, partendo dalla marina della “Praia”, si snoda verso ponente tra la costa e il mare. Fa parte del circuito dei luoghi del “bene essere” dove la cucina mediterranea più autentica si coniuga con la unicità del paesaggio offrendo momenti di rara piacevolezza.
La possibilità di gustare i piatti tipici della cucina tradizionale è arricchita dal contesto naturale di rocce, mare e cielo che donano all’ospite la piena sensazione di convivere con le bellezze del creato.
Il Pirata - Praiano (Campania)
I momenti conviviali trascorsi al “Pirata” sono attimi di ” gioia e di condivisione ” con Casimiro che, con l’arte del silenzio,e il suo naturale garbo evoca il mondo degli antichi mercanti della Repubblica di Amalfi; con Pasqualina che, con consumata maestria contribuisce alla preparazione delle pietanze e con Vera e Rino che dirigono ogni cosa e intrattengono gli ospiti con naturale affabilità.La tavola imbandita al Pirata non è fatta solo di primizie della terra innaffiate dal vino che Rino che con consolidata esperienza seleziona per i suoi ospiti, ma è condita con l’atmosfera discreta e magica delle notti di luna piena e con la luce calda e abbagliante del giorno.
Andar via dal Pirata, a fine pranzo, non è mai un congedo; è un momentaneo assentarsi per lasciare che il ricordo del tempo felice trascorso vi tenga compagnia fino al successivo ritorno (http://www.ristoranteilpirata.net/).
EOLIE: IL CAPPERO (Vulcano)
Il Cappero - Vulcano (Isole Eolie)
Il Ristorante gourmet “il Cappero” è un ambiente raffinato ed elegante con una suggestiva ed indimenticabile vista sul mare e sulle isole Eolie.In questo angolo di paradiso, illuminato dalla luce soffusa delle candele, lo chef Crescenzo Scotti, campano di origine ma animato dal fuoco della curiosità e dalla grande passione per la cucina siciliana, esprime al meglio le sue doti; è qui che la sua grande tecnica lo proietta in un universo dove i suoi piatti parlano una lingua universalmente conosciuta.
Un vero e proprio tempio del gusto, dove tutto ha inizio dalla accurata selezione delle materie prime di grande qualità che egli conduce personalmente. Crescenzo reinterpreta con passione ed abilità la grande cucina siciliana e i suoi piatti raccontano vecchie ricette dimenticate, tradizioni e stagioni.
Nel menu de “il Cappero” specialità siciliane di mare e di terra entrambi generosi in quest’isola fertile e meravigliosa. Tra le varie specialità: risotti al limone con triglie e cuori di carciofo e pennoni con vongole, crema di burrata e scampi tostati (http://www.therasiaresort.it/).
EOLIE: LA STELLA (Stromboli)
Sempre Eolie, altra isola, c'è il ristorante La Stella di Marco eNicoletta, a Ginostra, un piccolo villaggio nella parte sud di Stromboli, dove si arriva in groppa a un asino.
Qui si mangia a chilometro zero, dai vulcanelli, i ravioli neri ripieni di ragù di pescato del giornom ai gigli fatti in casa con il tradizionale pesto di capperi.
PUGLIA: GROTTA PALAZZESE (Polignano a Mare)
Grotta Palazzese - Polignano a Mare (Puglia)
A Polignano a Mare val la pena fermarsi a cena e prenotare un tavolo alla Grotta Palazzese. Per un piatto di ravioli tirati a mano con crostacei, sfilacci di fiori di zucca e basilico crispy si sborsano fino a 36 euro (e altri 40 per un fritto misto dell'Adriatico).Il ristorante estivo è in grotta, uono scenario unico al mondo (www.grottapalazzese.it).
PUGLIA: PESCHERIA DEI DUE MARI (Ostuni)
Per gli amanti del crudo di pesce però la vera chicca è la Pescheria dei due Mari di Sevelletri, a mezz'ora di strada da Ostuni. Un chioschetto che sembra una boutique sul lungomare dove si assaggiano carpacci di ricciola, orata e spigola preparati al momento (www.pescheria2mari.it)
ABRUZZO: CUNGARELLE (Vasto mare)
Risalendo l'Adriatico l'approdo più affasciante è al Cungarelle aVasto mare, lungo la costa del Trabocchi, caratterizzata dalle strutture in legno per la pesca su palafitta, dove il mnù fisso garantisce pesce fresco raccolto anche con le reti del ristorante (www.traboccocungarelle.it).
MARCHE: NETTUNO (Porto Potenza Picena)
Una sosta è d'obbligo farla da Carlo al Nettuno di Porto Potenza Picena, frazione marittima di Macerata. Qui, con i piedi nella sabbia, ci si sazia con tortelloni ripieni di rombo e crostacei al profumo di limone e frittura con verdure in tempura, il tutto innaffiato da una bottiglia di Passerina (www.nettunoristorantepizzeria.it).
EMILIA ROMAGNA: GUIDO (Rimini)
Ultima tappa prima del rientro in città: da Guido a Rimini, un chioschetto in legno bianco con una stella Michelin dove il menù di degustazione prevede canocchie gratinate e spaghetti alle ostriche, seppia e squacquerone e San Pietro con asparagi e tartufo nero (www.ristorantedaguido.it).