Il 19 maggio 2015 il Senato Italiano ha approvato il Disegno di Legge sui reati ambientali.
La nuova legge sugli ecoreati introduce nel codice penale “nuovi delitti” contro l’ambiente.
Sono cinque: inquinamento ambientale, disastro ambientale, traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività, impedimento del controllo e omessa bonifica.
Di seguito una breve sintesi di quel che prevede il nuovo Ddl, disponibile al momento solo in bozza.
INQUINAMENTO AMBIENTALE: Il nuovo articolo 452-bis del codice penale punisce l’inquinamento ambientale con la reclusione da 2 a 6 anni e con la multa da 10.000 a 100.000 euro chiunque abusivamente cagioni una compromissione o un deterioramento “significativi e misurabili” dello stato preesistente “delle acque o dell’aria, o di porzioni estese o significative del suolo e del sottosuolo” o “di un ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna. Sono inoltre previste delle aggravanti: reclusione da 2 anni e 6 mesi a 7 anni se dall’inquinamento ambientale derivi ad una persona una lesione personale; reclusione da 3 a 8 anni se ne derivi una lesione grave; reclusione da 4 a 9 anni se ne derivi una lesione gravissima reclusione da 5 a 12 anni in caso di morte della persona. Ove gli eventi lesivi derivati dal reato siamo plurimi e a carico di più persone si applica la pena che dovrebbe infliggersi per il reato più grave aumentata fino al triplo, fermo restando tuttavia il limite di 20 anni di reclusione.
DISASTRO AMBIENTALE: E’ punito con la reclusione da 5 a 15 anni. Riguarda un’alterazione irreversibile dell’equilibrio di un ecosistema; un’alterazione dell’equilibrio di un ecosistema la cui eliminazione risulti particolarmente onerosa e conseguibile solo con provvedimenti eccezionali; l’offesa all’incolumità pubblica determinata con riferimento sia alla rilevanza del fatto per l’estensione della compromissione ambientale o dei suoi effetti lesivi, sia al numero delle persone offese o esposte al pericolo. Il disastro ambientale è aggravato ove commesso in un’area protetta o sottoposta a vincolo o in danno di specie animali o vegetali protette.
TRAFFICO E ABBANDONO MATERIALI AD ALTA RADIOATTIVITA': L’art. 452-sexies punisce con la reclusione da 2 a 6 anni e con la multa da 10.000 a 50.000 euro il reato di pericolo di traffico e abbandono di materiali ad alta radioattività. Il delitto è commesso da chiunque abusivamente “cede, acquista, riceve, trasporta, importa, esporta, procura ad altri, detiene, trasferisce, abbandona materiale di alta radioattività ovvero, detenendo tale materiale, lo abbandona o se ne disfa illegittimamente”
IMPEDIMENTO DEL CONTROLLO: Punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni l’impedimento del controllo ambientale, negando o ostacolando l’accesso ai luoghi, ovvero mutando artificiosamente il loro stato. Il delitto di inquinamento ambientale e quello di disastro ambientale commessi per colpa e non per dolo sono puniti con pene ridotte fino ad un massimo di due terzi . Una ulteriore diminuzione di un terzo della pena è prevista per il delitto colposo di pericolo per l’ambiente.
ASSOCIAZIONI CONTRO L’AMBIENTE: Sono previste specifiche aggravanti nel caso di commissione in forma associativa dei nuovi delitti contro l’ambiente.
RAVVEDIMENTO OPEROSO: Diminuzione di pena dalla metà a due terzi per chi si impegna a evitare che l’attività illecita sia portata a conseguenze ulteriori o provvede alla messa in sicurezza, bonifica e, ove possibile, al ripristino dello stato dei luoghi, “prima che sia dichiarata l’apertura del dibattimento di primo grado”. Se si collabora concretamente con l’autorità di polizia o giudiziaria ricostruire i fatti illeciti e per rintracciare e gli autori ha una diminuzione della pena da un terzo alla metà.
CONFISCA: In caso di condanna o patteggiamento per i reati di inquinamento ambientale, disastro ambientale, traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività, impedimento del controllo nonché per i reati associativi il giudice deve sempre ordinare la confisca delle cose che sono il prodotto o il profitto del reato o che sono servite a commetterlo. Niente confisca quando i beni appartengano a terzi estranei al reato. Se la confisca dei beni non è possibile, il giudice ordina la confisca per equivalente. I beni e i proventi confiscatin sono messi nella disponibilità della pubblica amministrazione competente e vincolati all’uso per la bonifica dei luoghi. Niente confisca quando l’imputato abbia efficacemente provveduto alla messa in sicurezza dei luoghi e, se necessario, alla loro bonifica e ripristino. In caso di condanna o patteggiamento per uno dei nuovi delitti ambientali, il giudice ordina al condannato il recupero e, ove possibile, il ripristino dello stato dei luoghi.
PROCURATORE ANTIMAFIA: Il procuratore della Repubblica che procede per delitti contro l’ambiente, dà notizia dell’indagine all’Agenzia delle entrate e al procuratore nazionale antimafia.
ILLECITI AMMINISTRATIVI: Si prevede un procedimento per l’estinzione delle contravvenzioni collegato all’adempimento da parte del responsabile della violazione di una serie di prescrizioni e del pagamento di una somma di denaro.
Riguarda violazioni che non hanno provocato nè danno nè pericolo concreto e attuale di danno alle risorse ambientali, urbanistiche o paesaggistiche protette.
Per quanto riguarda l’AIR GUN, il divieto di uso della tecnica dell’air gun è stato soppresso alla Camera e nella quarta e ultima lettura del Senato non sono state approvate modifiche sul punto.
(fonte: http://www.repubblica.it)