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Appuntamento con l'Arte / Maria José Silva / I colori della creazione

Creato il 27 settembre 2011 da Marianna06

  

 

Maria José Silva, artista portoghese,per gli amici Mizé, è uno scricciolo di donna in perenne” ricerca”, il cui obiettivo é  quello di dare forma e colore ai soggetti della sua “Arte” e lo fa, ogni volta, con un entusiasmo  incontenibile, quasi adolescenziale, capace di coinvolgere a pieno anche il fruitore più distratto.

 Ma Mizé ha anche la tempra di chi non s’arrende mai e sa bene ciò che vuole.

Questa donna, non più giovanissima, è un’instancabile ricercatrice di differenti

 modalità pittoriche e di stili  e lo dimostra l’evoluzione, nel tempo, delle sue tele.

Una connotazione che mi va di evidenziare, nei suoi lavori ,è la magia quasi musicale  dei suoi colori, unita ad un certo fascino discreto, che si traduce in forte passione per gli ambienti naturali.

Meravigliosi, infatti, sono i “Paesaggi” della sua terra,dai quali traspare immediato l’amore con cui

sa osservarli e riprodurli ,“ricreandoli” con tonalità sempre brillanti ma al tempo  stesso delicate. Una carezza quasi fraterna, insomma, al mondo in cui è vissuta e che ama e sa fare amare agli altri.

Figure  dal tratto solo apparentemente elementare si aggirano, talora, nella campitura di alcuni suoi quadri e manifestano, in queste prove, tutta la grazia femminile dell’artista, che consapevole rivolge   il suo messaggio al “fanciullino, che si cela in ciascuno di noi.

L’influenza di grandi artisti come, ad esempio, il grande Mirò e non solo, non le è certamente estranea.

Fa parte di  un serio bagaglio di formazione,il suo, che ce la propone oggi  artista “versatile” e capace.

Ultimamente il sodalizio artistico con il pittore spagnolo Josep Segui è la sfida, risultata vincente, che Mizé ha saputo raccogliere con la sua consueta tenacia ed eleganza di artista “matura”. Ossia quella del” colore per il colore”.

O meglio far raccontare, attraverso l’impatto del colore sulla tela, sapientemente trattato, emozioni, sensazioni, passioni e cioè , in breve, storie di vita .Semplici o complesse che siano.

E ,anche in questo caso, il provare e riprovare per lei fa parte del suo “gioco” d’artista.

Perché Mizé, in verità, quando dipinge, è proprio come se giocasse. Gioco creativo ovviamente.

Ma esiste anche una Mizé interlocutoria e un po’ provocatrice negli ultimissimi suoi lavori.

Un’artista che, volutamente, intitola i suoi  quadri “senza titolo”.

Qui la sfida non è più solo con se stessa nello sforzo creativo per la riuscita dell’opera ma è rivolta allo spettatore, che, alla fine, deve saper leggere, appunto attraverso il mix sapiente di colori, il messaggio.

Una pittura che intriga, che ti porti dentro anche dopo averne fruito con lo sguardo. Un vero alfabeto colorato.

Infatti la grandezza di Mizé  e un po’ degli artisti tutti, in generale, sta proprio qui.

Il saper fare, con un colpo di colore, quello giusto,  e le differenti tonalità, dal nulla il “tutto” e ,con  un’unghiata cromatica,  magari, complice la luce, cambiare le regole dell’attenzione e quindi il “cuore” della narrazione.

 

   A cura di  Marianna Micheluzzi

  

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