Ogni libro è una successione di immagini e parole. Spesso alcune di queste colpiscono più di altre, lasciandoci del libro quei ricordi che poi restano anche a distanza di anni. Questi piccoli frammenti di storie possono ricreare atmosfere ed emozioni.
Per questo, ogni settimana, condivideremo con voi un piccolo frammento di storia, nella speranza che lasci qualcosa anche in chi non l’ha ancora letta.
Nel cimitero africano, le foglie vorticavano attraverso le lapidi, mute da secoli, e sul prato della casa sulla collina. La statua spezzata dell’angelo non avvertì il freddo della lunga ombra che passava sopra il giardino. I suoi occhi ciechi non si accorsero dello sconosciuto che si asciugava il sangue dalle mani, mentre abbracciava con lo sguardo la maestosità del cielo stellato. E le sue orecchie sorde non udirono l’agghiacciante fischiettare di un antico motivo, mentre oziava per un attimo nel vento, prima di perdersi per sempre nel frenetico, smanioso jazz della città.
Mancano due giorni all'uscita del romanzo, siete pronti?
A presto la recensione. Stay tuned!