Il primo atomo di previdenza sociale si sviluppò nel nostro Paese nel 1864, quando agli impiegati civili dello Stato fu concessa la pensione. Il 1898 vide invece la fondazione della Cassa nazionale di previdenza per l’invalidità e la vecchiaia degli operai, un’assicurazione volontaria integrata da una quota libera dello Stato e degli imprenditori (Governo di Rudinì IV) . Nel 1919 l’assicurazione per l’invalidità e la vecchiaia divenne obbligatoria (Governo Nitti II). Nel 1957 fu istituita l’assicurazione obbligatoria per contadini, mezzadri e coloni. Due anni dopo, l’ assicurazione venne estesa agli artigiani e , nel 1969, ai commercianti. Nel 1963 vide inoltre la luce la mutualità pensioni a vantaggio delle casalinghe (a carattere volontario) mentre la “pensione sociale”, fiore all’occhiello del welfare nazionale, arriverà nel 1969.