Le casse dei supermercati,come le sale d’attesa degli ambulatori, sono una fonte d’ispirazione inesauribile. Ci puoi trovare mamme che sculacciano i loro figli perché dal gelato formato “magnum” che loro hanno dato al bmbino, il quale risulta essere più piccolo del gelato stesso,è caduto della copertura. Le stesse mamme possono anche scegliere di ingolfare la cassa urlando al bambino di raccogliere il cioccolato dal pavimento con gente che invece di prendere a sberle la mamma prende in giro il bambino. Poi puoi incontrare uomini con telefoni da 800 euro che comprano vino da 80 centesimi. Poi puoi incontrare donne che i trenta li hanno superati da almeno trentacinque anni; queste sembrano uscite da un film erotico degli anni ’80; occhi delineati pesantemente da una matita azzurra, unghie laccate di un rosso che a vederlo il diavolo si inchina, le scarpe decolleté di velluto color diarrea, su fuseaux nero, ogni tanto le tolgono per far arieggiare il piede tumefatto da tanto sono strette. E poi incontri due vecchie amiche a far spese che una si lamenta dei “capricci” del bambino per il gelato e dice all’altra:
-Ah io l’ho sempre detto che i figli non si devono fare. Sono un fastidio. Lo dicevo sempre a mia figlia. E lei infatti di figli non ne ha voluti.
Questo si chiama tramandare buoni insegnamenti.
Magazine Talenti
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