Aprile: cerniere, torri e dita appiccicose
Creato il 03 maggio 2012 da Restoinascolto
Una decina di giorni fa, a distanza di pochi click l'uno dall'altro, mi si sono materializzati i Wilco di Yankee Hotel Foxtrot e Sticky Fingers degli Stones. Il tutto è partito dal doodle di google del 24 aprile che omaggiava la nascita dell’ingegnere svedese Gideon Sundback, inventore della cerniera lampo, il quale registrò nel 1917 il brevetto della sua “fermo separabile”, così chiamata dallo stesso Sundback, e che nello stesso anno, dopo essere stata utilizzata da un sarto newyorkese venne venduta in ben 24 mila esemplari. Beh, storia a parte, il parlar di cerniere lampo ha fatto sì che il cervello collegasse la zip alla copertina di Sticky Fingers dei Rolling Stones del 1971. E mentre andavo a ripescare altre notizie per combinare un post su questo connubio, su facebook, il link dei Wilco ricordava i suoi seguaci che il 23 aprile ricorreva il decennale dell’uscita del loro Yankee Hotel Foxtrot [che almeno per questa prima decade passata ci hanno risparmiato (in ogni senso) con la solita versione infarcita di outtakes e cazzatilie varie], pietra (ormai divenuta) miliare nella discografia rock di tutti i tempi che insieme al successivo A Ghost is Born, rimarranno, a mio avviso, gli ultimi colpi di coda di originalità, in ambito rock, degli ultimi dieci anni (sì, sì, anche i Radiohead, d'accordo, ora state buoni però). E siccome per entrambi, la copertina, rappresenta un valore aggiunto, sono andato a riprendere gli scritti sulle cover dei loro album, che Sergio Varbella a loro ha dedicato qualche numero fa, tra le pagine dell'ormai de cujus, Mucchio Extra. Buona lettura.
Yankee Hotel Foxtrot
Quando nell’aprile del 2002 viene pubblicato Yankee Hotel Foxtrot, non pochi credono di trovarvi chiari riferimenti all’attacco terroristico al World Trade Center di New York. In realtà il disco era stato registrato ben prima che gli aerei si infilassero nelle Torri Gemelle. Una connessione con l’11 settembre 2001, comunque c’è. Era infatti la data prevista per l’uscita, prima che la band fosse vittima della grande “riorganizzazione” della major Time-Warner e scaricata dalla sussidiaria Reprise. L’album viene pima messo a disposizione in streaming sul sito ufficiale dei Wilco e arriva nei negozi solo sei mesi dopo, grazie all’accordo con la Nonesuch (che fatto curioso, è sempre un marchio Warner). Guardando la copertina di Yankee nel 2002 era difficile che non venissero in mente le Twin Towers. Quelle che si stagliano nella foto, contro un cielo color crema, sono però le Torri di Marina City, un complesso residenziale e commerciale di Chicago. [S.V.]
Sticky
Fingers
Chiamato a raffigurare il rock stonesiano del nuovo decennio, Andy (Warhol) riprende l’idea degli strati e si inventa un altro fenomenale gimmick: la fotografia sgranata in bianco e nero di un uomo in jeans, tagliata in modo che nella cover entri solo nella zona pelvica. Poi ci mette, lì dove dovrebbe essere, una cerniera lampo, vera e apribile. Allusione numero due. Parliamo sempre della versione originale, questa rintracciabile più facilmente da qualche amico sulla cinquantina. Aprendo la lampo si intravede la copertina interna che, logicamente, riporta la stessa foto senza i jeans ma con un paio di slip bianchi. E qui Andy sembra volerci dire che il sesso sta tutto nello strato sottostante, tra i solchi del disco, nei devastanti riff di Brown Sugar & co. […] il tempo non è dalla parte dei Glimmer Twins […] infatti tutte le copie originali di Sticky che mi sono capitate sotto gli occhi la cerniera non funziona più bene, deteriorata dal tempo e dalla ruggine. [S.V.]
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