Aprilia: Arte in Classe, verso una “Bauhaus” del Terzo millennio

Creato il 14 maggio 2012 da Yellowflate @yellowflate

Verrà presentata la nuova pubblicazione di Francesco Guadagnuolo Estetica e Didattica dell’Arte nella “Scuola Creativa” – analisi dell’“Espressione Creativa” (prefazione di Giovanni Bollea), nell’ambito della mostra “Arte in Classe” giunta alla decima Edizione patrocinata dal Comune di Aprilia. La mostra sarà inaugurata sabato 19 maggio 2012 alle ore 17,00. Interverranno il Sindaco Antonio Terra, l’Assessore alla Cultura Fabio Malecchi e l’artista Francesco Guadagnuolo presso la Biblioteca Sala Manzù del Comune di Aprilia.

L’artista Bruno Munari è stato il primo, che negli anni ’70, ha istituito i workshop creativi per bambini. Successivamente, viene istituita la Fondazione Ratti a Como, con l’apporto di diversi artisti; nelle vicinanze di Treviso opera la Fabbrica Benetton con l’artista Oliviero Toscani; a Venezia la Fondazione Claudio Buziol; da dieci anni si sono imposti a livello Nazionale i workshop di Aprilia in provincia di Latina, diretti dall’artista Francesco Guadagnuolo che li ha chiamati Centro di Ricerca “Arte in Classe”. Essi vengono svolti ogni anno nella sede dell’Istituto “Giacomo Matteotti”. Il Progetto “Arte in Classe” è una ricerca sull’espressività del segno, del gesto, della forma e della materia che si legano alla letteratura, alla
musica, alla scienza, al teatro, al cinema secondo tematiche ideate dallo stesso Guadagnuolo. Fabbrica Benetton con l’artista Oliviero Toscani; a Venezia la Fondazione Claudio Buziol; da nove anni si sono imposti a livello Nazionale i workshop di Aprilia in provincia di Latina, diretti dall’artista Francesco Guadagnuolo che li ha chiamati “Arte in Classe”. Oltre la ricerca grafico-pittorica l’artista fa realizzare la videoarte ispirata alle tematiche attuali facendo interagire la scrittura e la fotografia con filmati e musica.Fabbrica Benetton con l’artista Oliviero Toscani; a Venezia la Fondazione Claudio Buziol; da nove anni si sono imposti a livello Nazionale i workshop di Aprilia in provincia di Latina, diretti dall’artista Francesco Guadagnuolo che li ha chiamati “Arte in Classe”. Oltre la ricerca grafico-pittorica l’artista fa realizzare la videoarte ispirata alle tematiche attuali facendo interagire la scrittura e la fotografia con filmati e musica.Benetton con l’artista Oliviero Toscani; a Venezia la Fondazione Claudio Buziol; da nove anni si sono imposti a livello Nazionale i workshop di Aprilia in provincia di Latina, diretti dall’artista Francesco Guadagnuolo che li ha chiamati “Arte in Classe”.

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La preparazione dei Workshop “Arte in Classe”, in questi dieci anni, ha permesso l’artista ricercatore Guadagnuolo di teorizzare un nuovo insegnamento nella Scuola. Una grande avventura di ricerca dell’arte che ha portato i suoi Workshop ad una nuova metodologia didattica. Sono stati sperimentati nuovi procedimenti tecnici e, per far acquisire agli allievi la padronanza nel lavoro, si è ricorso a quelle scienze che studiano l’interiorità riflessiva dell’individuo e pongono l’accento su astrazione e concetto, intelletto e intenzione, gioia e sofferenza. Ingegno e capacità operativa risultano complementari nei processi metodologici strutturali del pensiero creativo.
Il progetto ha così per fine il conseguimento di una formazione vera della “cultura visiva” e dunque l’itinerario metodologico non può prescindere dall’arte attiva, che elargisce fantasia e invenzione in un contesto pluridisciplinare e consente l’accostamento alla realtà in sinestesia.
Negli anni i Workshop “Arte in Classe” si è arricchita dell’arte multimediale, una multimedialità web, che incorpora arte, scrittura, fotografia e musica su tematiche forti, che parlano sui problemi dell’esistenza umana, nel rispetto dell’ambiente e dei valori della vita. Una serie di video-arte, sulle tecniche informatiche che cambiano radicalmente il linguaggio che opera sulla percezione della realtà e diventa un modo adatto per adeguare la materia artistica ai nostri tempi. Quest’arte creata con l’ausilio del computer è legata alla ricerca tecnologica, ha precise finalità comunicative e formative e non si ferma ad una
documentazione della realtà, ma è la realtà che viene interpretata e filtrata nell’immaginario dei giovani.
L’allievo opera creativamente su norme estetiche-comunicative offrendoci un iter espressivo, in una vera formazione delle arti visuali, che guarda al mondo che cambia e che porti a riflettere sulla storia politica, economica e scientifica della nostra Nazione. “Questa visione delle cose – scrive Sante Montanaro in riferimento al piano di lavoro di Guadagnuolo – riporta la conoscenza al superamento delle divisioni tra arti maggiori e minori, e l’arte si incontrerà sempre di più con la tecnologia, creando una mentalità nuova ed un nuovo modo di leggere la realtà, portando l’uomo ai confini del mistero della vita. Con questo nuovo atteggiamento nei confronti del conoscibile, alla cultura sarà restituita la sua più brillante vitalità”. Ed è per
tutte queste cose che a Guadagnuolo è piaciuto accostare “Arte in Classe” a quella prestigiosa scuola tedesca che è stata la Bauhaus “casa della costruzione”, che tanto ha influito su qualsiasi forma d’arte. La Bauhaus non vedeva separazione tra arte, artigianato e design industriale, una ricerca posta fra modelli di bellezza e proprietà tecnica. Il piano di lavoro consisteva nel riunire l’arte all’industria produttiva, ovvero unire l’arte all’artigianato. Tale espressione si rivelò principalmente nel settore dell’architettura e del design. Anche se si diceva che Gropius non credeva all’universalità dell’arte ha chiamato intorno a sé artisti del calibro di Kandinsky, Klee, Albers, Moholy-Nagy, Feininger, Itten, è riuscito ha conquistarli convincendoli che il
posto dell’artista è nella scuola e il suo dovere sociale è la dottrina dell’insegnamento.

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La ricerca di Guadagnuolo volge soprattutto sull’universalità dell’arte cercando di suscitare l’attitudine a un’arte visiva che permetta la contaminatio con la letteratura, la musica, la scienza, la fotografia ecc, una vera sintesi di linguaggi, che assieme alle nuove tecnologie possono essere motivo di nuovi modi di formazione all’arte e alla creatività. Ed è così che ha ben pensato Guadagnuolo di chiamare il traguardo della decima Edizione di “Arte in Classe”, verso una “Bauhaus” del Terzo millennio.
La mostra è visitabile dal 19 al 28 maggio 2012 dalle ore 16,30 alle 19,30 con ingresso libero.


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