In occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia: Questo processo in quanto dovette inevitabilmente misurarsi col problema della sovranità temporale dei papi (ma anche perché portava ad estendere ai territori via via acquisiti una legislazione in materia ecclesiastica di orientamento fortemente laicista), ebbe effetti dilaceranti nella coscienza individuale e collettiva dei cattolici italiani, divisi tra gli opposti sentimenti di fedeltà nascenti dalla cittadinanza da un lato e dall'appartenenza ecclesiale dall'altro. Ma si deve riconoscere che, se fu il processo di unificazione politico-istituzionale a produrre quel conflitto tra stato e chiesa che è passato alla storia col nome di 'questione romana', suscitando di conseguenza l'aspettativa di una formale 'conciliazione', nessun conflitto si verificò nel corpo sociale, segnato da una profonda amicizia tra comunità civile e comunità ecclesiale. Papa Benedetto XVI Diplomatico come non se ne sentiva più. riassunto in breve poteva essere. ci avete parecchio rotto le palle nonché buttato al vento la nostra sete di potere anche temporale, non solo sulle coscienze, le quali sono state peraltro sconvolte da voi che non avevate niente di meglio da fare che venire fino a qui. In occasione della dichiarazione di Vendola contro le accuse mosse contro Berlusconi (da Pontifex.roma) Monsignor Arduino Bertoldo, Vescovo Emerito di Foligno. Eccellenza, che cosa ne pensa?: "Berlusconi ha compiuto una ragazzata, chi lo critica ferocemente ignora il Vangelo di san Giovanni". Ossia?: "Chi non ha commesso peccati, tiri la prima pietra (...) non dico che Berlusconi meriti un premio e la sua condotta è quanto meno superficiale e contraria ai doveri del cattolico ma che alla fine giudizi etici li debba dare Vendola, siamo alla frutta". Ossia?: "Vendola chiede a Berlusconi di cambiare stile di vita. Ma lui si è guardato? Almeno... Berlusconi nel peccato, non offende la regola naturale, segue la natura. Vendola offende sia il peccato che la natura e dunque sta messo molto, ma molto peggio e taccia". In occasione del terremoto e tsunami in Giappone che a tutt'oggi, 21 marzo, ci fa contare 80 mila vittime, 120 mila feriti e 330 mila sfollati: “Le catastrofi sono talora esigenza della giustizia di Dio, della quale sono giusti castighi”. Roberto De Mattei riporta quello che pensa del terremoto in Giappone «Monsignor Mazzella, arcivescovo di Rossano Calabro». «Le grandi catastrofi sono una voce paterna della volontà di Dio, che ci richiama al fine ultimo della nostra vita – afferma De Mattei, citando Mazzella - se la terra non avesse catastrofi, eserciterebbe su di noi un fascino irresistibile, e non ricorderemmo che siamo cittadini del cielo. In secondo luogo, le catastrofi sono i giusti castighi di Dio. Alla colpa del peccato originale si aggiungono le nostre colpe personali e quelle collettive, e mentre Dio premia e castiga nell’eternità, è sulla terra che premia o castiga le nazioni». Radio Maria, 21 marzo 2011 In occasione della lista di nuovi peccati, stilata per il corso sul foro interno organizzato per 750 sacerdoti dalla Penitenzieria apostolica, il dicastero vaticano dei «problemi di coscienza». «Oggi - afferma il vescovo reggente della Penitenzieria Apostolica, Gianfranco Girotti - ci sono nuove forme di peccato che prima neanche si immaginavano. Le nuove frontiere della bioetica, innanzitutto, ci mettono di fronte ad alterazioni moralmente illecite e che riguardano un campo molto esteso». Il caso più frequente è rappresentato dal «ricorso ad alcune tecniche di fecondazione artificiale, quale la Fivet, cioè la fecondazione in vitro, non moralmente accettabili». Qualcuno mi può spiegare perché la Chiesa ci tiene tanto ad allontanare chi le sta vicino? Sono stufa di sentirmi dire tu che sei cattolica, come me lo spieghi? Non me lo spiego, questa è la verità. E abbellu a definirmi cattolica, io non voglio essere associata a questa gente. Se quei due che sono rimasti a leggere questo blog volessero commentare con la solita solfa che gli alti prelati vivono nella ricchezza, che sono lontani dai poveri, etc., è retorica e comunque non sto parlando di questo. Sto parlando della lontananza dagli insegnamenti per i quali hanno vestito quell'abito, per i quali alzano il calice al cielo ogni giorno, per i quali leggono il Vangelo. Oddio, Vangelo... passi scelti, come la divina commedia alle medie. Alcune letture, quelle più edificanti per il popolino, quelle che poverini, almeno le capiscono pure loro, tipo "la donna stia sottomessa al marito" che abbiamo letto per tutte le novene di Santa Vittoria della mia infanzia. Allora non capivo, non conoscevo poveri, non conoscevo gay, non conoscevo genti diverse, venute dall'est, che dicevano che in fondo era uguale. Credevano a un altro diverso da te e non mi hanno fatto del male. Questi no, questi fanno di tutto per rinnegare il Vangelo. Non si diceva forse "Lasciate che i bambini vengano a me"? Gesù ha forse aggiunto "però non fateli in provetta"? Non si diceva forse "Ama il prossimo tuo come te stesso"? Gesù ha forse aggiunto "però tranne nel caso in cui siano gay, poveri, ebrei, musulmani e non facciano elemosine in chiesa". Non si diceva forse "Chi è senza peccato scagli la prima pietra"? Ce lo ricorda anche Monsignor Bertoldo Bertoldino e Cacasenno! Peccato che si è dimenticato che la Chiesa di tutto il mondo si sia macchiata la tonaca del sangue e dell'innocenza dei bambini violentati, idiota idiotissimo prelato dalla memoria assai breve. Sabato scorso sono andata al lettorato di un ventenne che segue la via della tonaca. E ci crede. E studia. E spero tanto che non incontri gente dalla memoria breve brevissima e non diventi mai idiota idiotissimo come chi l'ha preceduto. E sul nuovo lezionario neanche voglio dire quello che penso.
Pubblicato da LaLocandiera | Commenti Tag: idioti, religioneMagazine Società
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