Magazine Opinioni

Aquila di Sangue di Alessandro Girola

Da Bangorn @MarcoBangoSiena

Nazisti, Sudamerica e Wotanesimo, questi sono gli ingredienti di questa novella di Alessandro Girola, disponibile su Amazon da qualche mese, ma che sta iniziando a riscuotere un eccezionale successo solo in queste settimane, forse merito anche della copertina fatta da Giordano Efrodini che ha sostituito quella precedente.

La nuova copertina

La nuova copertina

Trama (ufficiale)

1970, Amazzonia.

Il leader di una ricca cellula di ex SS naziste, riparato in Sud America dopo il crollo del III Reich, ingaggia una guida italiana, a sua volta ex fascista ed ex criminale di guerra, per una misteriosa ricerca nel cuore della foresta pluviale.
Il barone Loessner, finanziatore e capo della spedizione, è alla ricerca di un gerarca di origini norvegesi, precipitato nel cuore della foresta amazzonica, nell’ormai lontano 1945.
Quale segreto nasconde l’aereo sperimentale della Lutwaffe che trasportava il misterioso Morten Jarstein?
La risposta non tarderà ad arrivare e sarà sconvolgente.

La prima copertina

La prima copertina

Considerazioni

Questa presentata da Alessandro è la seconda versione di una sua vecchia novella, che non avevo mai avuto modo di leggere.
Premetto che con il genere ci vado a nozze, essendo da sempre un appassionato delle leggende Germaniche (quelle in cui Odino si chiama Wotan e dove Thor si chiama Donner, tanto per dire), ma anche della maniacale ossessione per l’esoterismo dei nazisti, che abbiamo avuto tutti modo di vedere in Indiana Jones, per citarne uno che tutti conoscono.
Qui ci troviamo di fronte a una storia a cavallo tra l’avventura pulp e l’horror, scritta magistralmente, e che vi farà sentire il caldo afoso della foresta pluviale e i brividi sulla nuca quando scoprirete cos’è l’aquila che dà il titolo all’ebook.
In appendice inoltre, due articoli storici sulle vere spedizioni in Sud America delle SS prima della fine della guerra.

 

Formato Kindle 0,94€

Link di acquisto QUI

Enhanced by Zemanta

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :