Aquila, Falco o Paserotto?

Creato il 23 agosto 2012 da Greg Petrelli
Hanno pubblicato un mio articolo sul mensile "Volo Libero", che  si occupa prevalentemente di cucito, ricami e orli, ma anche di sport dell'aria. Sarà uno dei pochissimi interventi senza smoccoli o parolacce, per cui immaginatevene qualcuno prima di iniziare a leggere così vi sentirete a casa. Vi sono mancato ? Spero proprio per voi di no...

“Allora Greg, sei stato Acquila, Falco o Passerotto?” “Pollo” rispondo io al messaggio di mia sorella che leggo fra l'erba alta del campo dove ero appena atterrato. Rabbia, nervosismo e tristezza: non mi aspettavo certo di volare insieme agli altri, o arrivare alla prima boa, ma almeno guardare il decollo dall'alto, far vibrare il bordo d'uscita del mio meraviglioso monosuperfice, garrulo al vento nei cieli del bellunese. Io e Max, brevettati il 17 ottobre scorso, ci siamo iscritti alla gara di Feltre per gioco, sfida, curiosità e voglia di “cambiare cielo” senza necessariamente bucare a pochi Km da Laveno, nostro sito di volo abituale. Iscriverci alla gara sembrava un modo come un altro per imparare qualcosa di più sul volo in generale, sulle tecniche di cross, per vedere volare tanti piloti e tanti delta insieme. Per rimanere in un ambito di mera cronaca il primo giorno di gara i nostri Relax Rx2 (monosuperficie e una torre ostentata con orgoglio) dai colori sfavillanti si libravano nei cieli feltrini prima di tutti gli altri aquiloni. E prima di ogni altro pilota io stesso ho messo piede a terra, seguito di qualche minuto dal mio compagno di sventure. Abbronzatura e debrifing per me in quel campo in cui non sarei proprio dovuto atterrare e una bella passeggiata per Max, da un'altro campo all'atterraggio ufficiale.Il secondo giorno è andata un pò meglio, siamo riusciti a stare in volo per circa un'ora e io ho addirittura tentato un traverso; se ve lo state chiedendo: no, non sono nemmeno arrivato alla prima boa; però è stato bellissimo sorvolare il decollo, vedere gli altri piloti decollare, termicare con loro (o almeno provarci), cercare di capire le loro scelte. In tutto questo turbinio di buchi, emozioni e scoperte, si è svolta una competizione di alto livello, con piloti abilissimi già noti per le loro straordinarie capacità tattiche e agonistiche. La prima task si è conclusa con una fuga solitaria di Christian che ha chiuso il percorso davanti ad Elio Cataldi, Salvenmoser Seppi ed Anton Moroder; il secondo giorno nessun pilota è riuscito a svolgere interamente il tema di gara; nel gruppo di testa i soliti noti: Elio, Tom, Alex, Christian, Alan... Non posso che essere soddisfatto per i due giorni passati a Feltre, tra persone simpatiche e disponibili, piloti forti e fortissimi, birre buone e buonissime! La mia prima gara è stata un'esperienza indimenticabile, fatta di dubbi, curiosità e voglia di volare, vedere, scoprire. La soddisfazione più grande è averla vinta la gara: e io, modestamente, la vinsi! Non la “Gara” con la G maiuscola, ovviamente, ma la sfida con quella parte di me che si sentirebbe, ingannevolmente, più tranquilla compiendo esperienze note, voli già fatti, senza andare lontano e senza mettersi in gioco. Del resto in uno sport meraviglioso come il volo è davvero difficile dare retta alla pigrizia! Voglio anche condividere con voi la mia fortuna sfacciata nell'essere circondato da persone fantastiche che mi hanno incoraggiato a fare quest'esperienza con tutti i mezzi necessari! Grazie ai piloti di Laveno per i consigli e l'appoggio “strumentale”, grazie a Flavio che una volta di più si è dimostrato istruttore attento ai suoi (ormai ex) allievi. E come non ringraziare Christian, che oltre ad averci fatto da “chioccia” nei due giorni in veneto, oltre ad averci portato, supportato e sopportatoha vinto?


Scansione dell'articolo


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :