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AR. Drone 2.0: velivolo “non identificato” provato da Flabbertech

Creato il 18 dicembre 2012 da Fabio Franciosi

Quale è il bello del lavoro da blogger tecnologico? Ovviamente il poter provare dei prodotti davvero particolari ed innovativi, ed è proprio quello che è avvenuto in questi giorni.

Parrot ci ha concesso in prova un esemplare del suo Drone giunto ormai alla seconda edizione: l’AR. Drone 2.0. Per chi non conoscesse il prodotto in questione diciamo che si tratta di costoso giocattolo che potrebbe far felici molti ragazzi, in pratica è un velivolo elettrico, dotato di ben 4 eliche indipendenti e governabile direttamente dal proprio smartphone grazie ad un’app scaricabile dal Play Store di Google oppure dall’App Store di Apple.

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La seconda generazione dell’AR. Drone è ancora più potente, più intuitiva e più evoluta infatti oltre ad aver ricevuto un aggiornamento dei motori, è anche stato dotato di una lunga serie di sensori che consentono al pilota automatico di gestire in autonomia gli eventuali nostri momenti di distrazione. Le novità introdotte da Parrot non si fermano certo qui ed infatti troviamo anche due fotocamere, la principale oltre a scattare foto panoramiche è in grado di realizzare video in qualità HD a 720p, la secondaria invece viene sfruttata per gli scatti verso il basso ed ha una qualità inferiore.

I video e le immagini realizzate dalle due foto/videocamere possono essere inviati automaticamente allo smartphone o al tablet che governa il Drone oppure, è possibile archiviarle in locale grazie all’apposito alloggiamento per una chiavetta USB. Abbiamo detto che foto e video vengono inviate direttamente al controller ma non abbiamo ancora detto come questo avviene, praticamente l’AR Drone 2.0 genera una propria connessione Wi-Fi grazie alla quale, connettendo il nostro controller, possiamo gestire il Drone ed allo stesso tempo archiviare foto e video. Da questo punto di vista, l’utilizzo di una connessione Wi-Fi è stata una scelta ottima, perchè grazie al potente segnale generato è possibile divertirsi lanciando il Drone anche molto lontano (50-100m).

Il puro hardware in questo caso non serve a nulla, è infatti necessario l’utilizzo dell’applicazione AR.FreeFlight 2.0 per poter governare il prodotto. L’app è gratuita e scaricabile liberamente dagli Store. Appena aperta vediamo che è stata intelligentemente suddivisa in base alle funzioni che si possono eseguire, troviamo infatti le schede:

  • Pilotaggio con la quale accediamo ai comandi del Drone
  • AR. Drone Academy dove troviamo le evoluzioni dei nostri amici
  • Foto/Video con cui possiamo andare a rivedere le foto ed i video realizzati ed anche condividerli su Youtube o Picasa
  • Aggiornamento AR Drone per poter tenere sempre aggiornato il nostro gioiellino
  • Giochi dove troviamo le applicazioni che ci consentono divertenti giochi in realtà aumentata (per Android non sono ancora disponibili)
  • Demo dove troviamo una panoramica sull’utilizzo del Drone

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Una volta entrati nella scheda Pilotaggio possiamo vedere che ci sono due joystick che ci aiuteranno a governare il nostro Drone in volo, con quello di sinistra gestiamo le evoluzioni e gli spostamenti, con quello di destra invece regoliamo l’altezza da terra e facciamo ruotare su se stesso il Drone. Ma questa non è l’unica modalità di controllo disponibile, ne abbiamo anche una più evoluta ma al contempo maggiormente intuitiva (secondo noi) è quella che sfrutta l’accelerometro presente sul controller, quindi i movimenti reali che facciamo noi con lo smartphone verranno ripetuti dal Drone in aria. Sono presenti anche i tasti di decollo ed atterraggio ed è anche disponibile il tasto di emergenza per arrestare i motori qualunque sia l’altezza da terra (da usare solo in caso di reale pericolo poichè il Drone cadrà rovinosamente).

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La cosa bella di questo prodotto è che possiamo andare a gestire tutti i parametri di setting in base alle nostre esigenze, dall’altezza massima di volo, alla velocità di rotazione delle pale, dall’angolo di curvatura al metodo di controllo…

In apertura abbiamo detto che sono stati integrati numerosi sensori, questi fanno si che il pilota automatico possa aiutarci in caso di bisogno, ad esempio se riceviamo una chiamata mentre usiamo il Drone, il pilota automatico prende il controllo e prima stabilizza il velivolo e poi lo fa atterrare, inoltre grazie agli ultrasuoni il velivolo si regola sempre per restare in uno stato di volo stabile.

Se proprio dobbiamo trovare un difetto a questo AR. Drone 2.0, beh sicuramente diremmo che è la batteria, soli 1000mAh sono davvero troppo pochi infatti l’energia richiesta è tale che l’autonomia risulta essere di soli 10-12 minuti a fronte di una carica completa che può richiedere fino ad un ora e 30 minuti.

In definitiva il prodotto è decisamente promosso per la sua governabilità e per il divertimento che regala a chi lo utilizza, sicuramente qualcosa è ancora da migliorare ma, per chi piace il genere, 300€ sono una cifra spendibile.


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