Ara Guler, l’Occhio di Istanbul
ARSENALE CREATIVO
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<p>">Ara Guler è uno dei più noti fotografi turchi.
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<p>">Nato a Istanbul nel 1928, ha iniziato la sua carriera come fotoreporter e ha rapidamente guadagnato autorità con le interviste fotografiche a politici di rilievo e artisti.
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<p>">Ha scattato migliaia di fotografie in tutto il mondo, ma la sua fama deriva dalle immagini che ha scattato di Istanbul durante il 1940-1980.
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<p>">Istanbul è diventato il mio soggetto , perché sono nato qui , cresciuto qui e conosco questo posto intimamente.
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">Colonna portante della scena culturale della città (e non solo), da allora, Ara Guler supporta la grande importanza della presenza umana nelle sue fotografie e si descrive come “storico visivo” .
Nessuna delle foto viene scattata con i soggetti in posa.
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<p>">Sono stati tutti immortalati nel momento in cui esprimevano le loro vulnerabilità e la propria essenza, fossero essi uomini seduti in un bar o pescatori, in bianco e nero.
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<p>">Quando scatto una foto di Aya Sofia , ciò che conta è la persona che passa, a rappresentare la vita.
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">Ara Guler ritiene che la fotografia debba rappresentare la memoria delle persone, della loro vita e soprattutto dei loro sentimenti.
Sostiene che l’arte sia menzogna, e che solo la fotografia possa riflettere la realtà.
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<p>">Per questo abbraccia l’identità del fotoreportage, perché non attribuisce molto valore alla fotografia come ricerca artistica.
Se vi capita di passare per Istanbul, non perdetevi Ara Café, il suo meraviglioso bistrot.
Ara Guler, l’Occhio di Istanbul
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