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Arabesque

Creato il 26 giugno 2011 da Musicamore @AAtzori

saggio danza magnaboscoFinalmente uno spettacolo-saggio di danza dove le bambine oltre a danzare si divertono!

Ho avuto per anni terrore di questi momenti di spettacolo. La mia figlia maggiore ha danzato fin da piccolissima e i saggi di fine anno erano veri incubi, prove stressanti che in prossimità dell’evento duravano giornate intere piene di preoccupazioni per forcelline e ciuffi fuori posto, calze, tutù, merende, scarpette, trucco, ecc. ecc. che dovevano essere perfetti altrimenti l’insegnante sgridava mamma e figlia finendo spesso in un pianto dirotto.
Ieri sera ho assistito ad uno spettacolo bello, rilassante, divertente e allo stesso tempo istruttivo per queste piccole danzatrici che si stanno affacciando nel mondo della danza.

Il bellerino-coreografo Roberto Magnabosco ha strutturato la serata in un clima  di serenità,  ha dialogato col pubblico coinvolgendolo e facendo si che fosse parte determinante dello spettacolo stesso.

In apertura Roberto ha voluto dedicare lo spettacolo alla grande artista cagliaritana, il soprano Giusy Devinu ed ha voluto sottolineare l’idea di poter dare il nome di questa nostra artista al Parco della Musica. Mi ha poi invitato sul palco affinchè dessi la mia testimonianza  per ricordarla quale compagna di studi e artista raffinata.

Insieme per Giusy affinche il Parco possa portare il suo nome. (su facebook Un parco per Giusy)


Ha poi ripreso introducendo il corso di danza propedeutica in maniera simpatica ed originale: le piccole danzatrici hanno raccontato alcuni episodi della vita di Mozart danzando poi
sulla sua musica.  Fin da piccoli e nella maniera più semplice le bambine hanno imparato a conoscere il musicista e la musica sulla quale hanno mosso i primi passi di danza e questo è sicuro che non lo dimenticheranno. Fare cultura sin dai primi anni è cosa grande!
Le ha poi invitate a superare la timidezza presentandosi col proprio nome, qualcuna ha recitato una poesia ma c’è anche chi ha cantato. Mi ha colpito la piccola Aurora che ha intonato benissimo un canto tradizionale sardo.

Roberto è riuscito così ad unire le tre arti: danza, poesia e canto.
Canto che poi è stato ripreso dal tenore Daniele Putzolu, che in qualità di ospite ha proposto la popolare canzone “Voglio vivere così”.
Madrina della serata è stata la ballerina Claudia Tronci che abbiamo avuto modo di conoscere  come presentatrice raffinata della trasmissione di Videolina “Di che danza 6?”. Ha raccontato dell’impegno e della soddisfazione per la fortunata trasmissione e poi degli anni di studio nella scuola di danza della mitica Assunta Pittaluga e della mancata possibilità di poter danzare proprio con Roberto Magnabosco che già all’epoca ammirava come ballerino affermato e protagonista di tanti spettacoli in TV anche con la grande Raffaella Carrà.
Claudia ha poi raccontato della passione della sua famiglia per la storia sarda e per la danza  medioevale, legate al  periodo di Eleonora D’Arborea. Una  passione che impegna tutta la famiglia alla realizzazione di centinaia di costumi dell’epoca e all’organizzazione di spettacoli di quel periodo storico sardo.   Mi riprometto di approfondire questo argomento in un prossimo post.
Ho dovuto abbandonare lo spettacolo a malincuore, al termine della prima parte a causa di impegni personali, ma sono uscita contenta e soddisfatta per una serata all’insegna dell’arte e della cultura nel senso più alto del termine .
La serata era organizzata dalla scuola ARABESQUE di Betty Bucceri e Roberto Magnabosco e prevedeva un gemmellaggio artistico fra la scuola Tower Gim Club di Torre degli Ulivi (Capoterra) e Budokan di Cagliari.

Ecco in questo slide alcuni momenti della serata.

 


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