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Aramaici a Diyarbakır (di Francesco Marilungo)

Creato il 18 aprile 2012 da Istanbulavrupa

Aramaici a Diyarbakır (di Francesco Marilungo)

Ieri, martedì 17 aprile, una delegazione del Consiglio mondiale degli Aramaici, composta fra gli altri dal presidente John Messo, dal segretario generale Philip Joseph Hanna, dal direttore culturale Sabo Hanna, assieme al parroco dell’antica chiesa aramaica ‘Maria Madre’ di Diyarbakır, Yusuf Akbulut, ha fatto visita al sindaco della città Osman Baydemir, il quale ha accolto gli ospiti dicendo: «Diyarbakır è la vostra città, perciò bentornati nella vostra città!». Il sindaco ha ricordato che un tempo, nella città, assieme ai curdi vivevano caldei, aramaici, yezidi e armeni. «Purtroppo durante il XX secolo caldei, aramaici, yezidi e armeni sono stati costretti ad emigrare. Andarsene per loro ha provocato grandi sofferenze. Ma potete star certi che chi ci ha veramente perduto siamo noi che siamo rimasti. Ci siamo impoveriti, abbiamo perduto la pace». Baydemir ha inoltre dichiarato la sua intenzione di compiere i passi necessari per un nuovo inizio. Facendo riferimento ai 32 sindaci curdi incarcerati per le operazioni KCK, Baydemir ha ricordato come dal 2010 a lui stesso sia vietato di uscire dalla Turchia, «questo costituisce un impedimento all’intera città di Diyarbakır che in questo modo non può allacciare strette relazioni culturali coi “concittadini” aramaici, armeni, caldei e yezidi che risiedono all’estero». Invitando gli aramaici a tornare a vivere nella città, Baydemir si è detto convinto che ormai le nuove generazioni siano pronte a riscoprire la ricchezza della convivenza e il rispetto dei credi diversi. Il presidente John Messo ha espresso, a nome di tutti gli aramaici, l’emozione provata difronte a un invito di questo genere. L’incontro si pone nel solco della politica di recupero dell’antica commistione multiculturale che caratterizzava Diyarbakır, così come tutto l’est della Turchia agli inizi del Novecento, da parte della municipalità del BDP. Altro esempio della volontà di compiere passi concreti in questa direzione è stato il restauro della chiesa armena e il successivo forum sulla storia degli armeni nella regione, di cui si è parlato in questo blog.



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