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Arancia Meccanica (1971)

Creato il 12 aprile 2015 da Vomitoergorum @Old_Glory
Arancia Meccanica (1971)
Regia: Stanley Kubrick Anno: 1971 Titolo originale: A Clockwork Orange Voto: 8/10 Pagina di IMDB (8.4) Pagina di I Check Movies Acquista su Amazon
- Stasera volevo riguardarmi Kubrick, uno dei film che non ho ancora recensito. Magari Arancia Meccanica o Barry Lyndon. - Barry Lyndon? Che è? Arancia Meccanica l'ho visto una volta, ma insomma, non mi è piaciuto - Che? Cosa? Cioè no, fammi capire, l'hai visto, ma cosa non t'è piaciuto? Era sciupato il DVD? - No intendo il film. E' famoso, ma non è che sia bello. Perchè sono così violenti? Poi è impossibile - Ma è un film distopico, c'è una visione negativa della soci.. - Macchè despota, è violento e basta. - No, intendo distopia. E' un sottogenere della fantascianza - Boh, a me sembrava ambientato anni fa, non c'è fantascienza. - Sì, ma è questa una delle caratteristiche fondamentali del film. E' difficile parlare di Arancia Meccanica senza avere chiara l'idea di fondo verso cui si spinge. Metto da parte, per un attimo tutto il resto, dalla fotografia al montaggio, e mi baso sulla struttura della storia e sul messaggio. In Arancia Meccanica la violenza esplicita è pura, e non si manifesta solo nell'atteggiamento di Alex (Malcolm McDowell) o dei Drughi. E' una violenza insana che ha radici nella società ed evidenziata anche dal fatto che, per interessi politici, cercano di curarlo con altrettanta violenza, assumono come poliziotti che saranno aguzzini, i suoi balordi ex compagni, per rendere efficiente l'ordine, è una violenza che si trasforma in vendetta e che quasi trasforma il carnefice in vittima. Kubrick divide il film in più parti: nella prima questa sfocia con azioni punitive, stupri, addirittura un omicidio. Tutto questo è ordinario, frutto di alienazione giovanile e di una società sempre più malata, con i genitori troppo accondiscendenti, le autorità votate al recupero per non fare brutta figura. Nella seconda abbiamo un transfert: il protagonista non è più in grado di nuocere o fare del male, risulta forzatamente passivo dopo aver subito il trattamento Ludovico, e subisce tutto il male. Quello dei genitori che con noncuranza lo sbattono fuori di casa, quello degli ex compagni di venture che lo torturano, quello delle vecchie vittime che lo spingono al suicidio. E tutto questo viene mostrato con una naturalezza tale da far paura. Se guardi bene, poi anche tutta l'ambientazione è un qualcosa di decisamente bello visivamente. Gli interni delle abitazioni, arredate in maniera futuristica, i quadri ed i soprammobili che richiamano la sessualità, l'ordine e la pulizia di alcuni ambienti, in parte minimalisti, i vestiti e le parrucche utilizzati. Tutto molto colorato con contrasti luminosi ed il bianco della purezza che però indica sempre il male. Che sia il latte+, la bevanda energetica di cui balordi e altolocati fanno uso, oppure le divise dei Drughi. Anche la colonna sonora con la musica classica di Beethoven e Rossini, o con Alex che canta Singin' in the rain (tra l'altro durante un pestaggio scandendo i ritmi a suon di calci) è determinante ed avvolgente. Alex, frutto della società, attinge da questa e lo fa prendendo in prestito anche l'amore per la musica classica o le canzoni che l'hanno caratterizzata. Non c'è niente di sporco, melodie pulite che il protagonista apprezza e che Kubrick utilizza in numerosi stacchi. Dal punto di vista tecnico, il montaggio e la fotografia presenta più di un mezzo per seguire le vicende della storia. Andiamo dai primi piani, dal carrello che segue chi cammina, dalla riprese che si allontanano o si avvicinano in base all'esigenza. E non da ultimo per importanza i dialoghi che sono costruiti in maniera geniale con un misto di gergo adolescenziale ed un futurismo dettato da abbreviazioni e stravolgimenti. Capito perchè è un grande film? - Mah, sarà, se dici così forse è il caso di riguardarlo - Poi oh, non è che sono un critico cinematografico, ma sentir dire che non è poi chissà cosa, mi fa venire voglia di darti una sana dose di violenza. Inoltre il bluray merita e presenta questi extra:
  • Still tickin': the return of A Clockwork Orange (44 minuti)
  • Great bloshy yarblockos!: making A Clockwork Orange (28 minuti)
  • O lucky Malcom! (1 ora e 26 minuti)
  • Commento interattivo
  • Trailer

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