Magazine Cultura
Fra i tanti stili che nutron la poesiaoggi si sposan spesso l’ermetismoe l’ossimòro ed anche il neologismotanto da rasentare l’astrattismo.
Per una volta, senza rinunciarealle mie strofe antiche e ritmate,voglio parlar con rime più offuscatecelate, oscure o forse inconfessate.
Stanotte, ancora prima d’incontrare come dono del cielo ad un artistaun angelo nascosto alla mia vistache leniva la mia parola trista,
mi crogiolavo in un dolore nuovoqualcosa che mi dava grande duolotanto che, per poterlo esorcizzare,devo parlarne senza confessare!
Prendevo la chitarra, poi i pennelli,scrivevo versi senza esitazione, poi rileggevo lettere sbiadite e foto e stralci e frasi inaridite.
Starò impazzendo? mi chiedevo nero,sarò capace di dimenticare?di cosa parlo lo sa solo il maresennò perde l’ arcano il mio poetare.
Mi conviene lasciare carta e pennae tracciare su tela coi pennellile angosce che il mio cuor non può celarema forse coi colori esorcizzare!