Giade, bronzi, strumenti musicali, meravigliose testimonianze dell'antichissimo Regno di Chu, di molto precedente alla nascita del Celeste Impero cinese, arrivano per la prima volta in Europa per una grande mostra allestita dal 13 marzo al 25 settembre nelle tre sedi del Museo Nazionale Atesino di Este (Padova), del Museo Archeologico Nazionale di Adria (Rovigo) e di quello di Arte Orientale di Venezia. I capolavori, riemersi dopo 2.500 anni grazie a imponenti campagne di scavi, racconteranno una civiltà che iniziò a prendere forma intorno all'VIII secolo a.C., per affermarsi quasi in parallelo con quella romana, come documenteranno le opere coeve custodite nei musei veneti.
Intitolata 'Meraviglie dello Stato di Chu', l'importante iniziativa espositiva è infatti frutto di un accordo tra Italia e Cina, e più precisamente tra Veneto e la Provincia cinese del Hubei, che in seguito ospiterà, nel Museo Provinciale, una rassegna incentrata sulla grande storia che precedette di secoli la
L'impressionante qualità e stato di conservazione dei reperti archeologici rinvenuti nella provincia di Hubei in uno straordinario contesto archeologico di recente scoperta, testimoniano come la supremazia del regno fosse quindi stata culturale, prima ancora che militare. Le armi e le preziosissime giade rappresentavano, in quello specifico sistema di valori, i due punti estremi dello Stato di Chu: la supremazia terrena attraverso la guerra e il consenso celeste attraverso l'offerta del bene più prezioso. Bronzi rituali, erano invece indicatori della ricchezza e del prestigio della classe nobile. La loro forma, le fantasiose cesellature e le iscrizioni votive sottolineano la grande abilità degli artigiani di Chu. Le lacche straordinarie sono però tra gli oggetti più sorprendenti, soprattutto se si pensa che sono stati realizzatati in legno e che, in virtù della laccatura, i reperti sono giunti pressoché intatti dopo oltre due millenni e mezzo. Persino strumenti musicali, parte di vere e proprie orchestre, sono segno di una padronanza dell'arte musicale senza eguali al mondo nel V secolo a.C. Le campane di bronzo niuzhong e yongzhong costituiscono senza dubbio le opere più significative della cultura dell'epoca. La loro forma del tutto originale e la speciale lavorazione, oltre a farne oggetti d'arte in sé, sono espressione di eccezionali e sperimentate conoscenze nel campo della musica.
Fonte: ANSA