Magazine Cultura

Archeologia. Scoperta a Vulci una tomba etrusca con corredo di 2800 anni fa.

Creato il 29 gennaio 2016 da Pierluigimontalbano
Archeologia. Scoperta a Vulci una tomba etrusca con corredo di 2800 anni fa.
Archeologia. Scoperta a Vulci una tomba etrusca con corredo  di 2800 anni fa.

Nei giorni scorsi grazie al tempestivo intervento della Soprintendenza archeologica del Lazio, in collaborazione con il Parco di Vulci, è stata salvata una tomba dalle grinfie degli scavatori clandestini. Si tratta di una sepoltura scoperta nei pressi della biglietteria del parco, all'interno della quale si trova un prezioso corredo risalente alla fine dell'ottavo secolo a.C. Forse furono sepolti membri della prima aristocrazia etrusca di Vulci. Questa mattina, sotto la direzione della Soprintendenza, gli archeologi e il direttore scientifico della Fondazione Vulci Carlo Casi hanno portato alla luce vasi, ceramiche e ornamenti in metallo. Tra questi risalta la presenza di un anello in argento, oggetti di bronzo e ossa che saranno analizzate per stabilire se siano di origine umana o animale. I lavori sono stati seguiti durante le fasi salienti da una troupe del Tg2 che ha documentato l'evento. I restauratori della Fondazione Vulci e dell'Accademia delle Belle Arti di Viterbo si occuperanno del restauro presso il laboratorio di Montalto di Castro.

Archeologia. Scoperta a Vulci una tomba etrusca con corredo  di 2800 anni fa.

Intanto, c’è stata una uova scoperta archeologica durante i lavori per la valorizzazione della necropoli dell'Osteria a Vulci. Vicino alla famosa tomba della Sfinge è stato rinvenuto un piccolo dromos, con un vestibolo su cui si prospettano due camere, una delle quali contenente oggetti che fanno parte di un corredo appartenente ad un giovane deceduto probabilmente all'età di 10 anni. Per gli archeologi la tomba risale alla fine del sesto secolo a.C., ed è posta a pochissimi metri da quella principesca e da tutta la zona interessata in cui si stanno terminando i lavori di valorizzazione del Por (Progetto operativo regionale) che il Comune, con Regione Lazio e Soprintendenza per i beni archeologici dell'Etruria Meridionale, sta portando avanti per rilanciare il Parco archeologico e naturalistico di Vulci. All'interno della piccola camera gli studiosi hanno rinvenuto il corredo del defunto: oggetti di bucchero e di impasto, una piccola ascia, una lancia e un coltello in ferro, oltre ad una serie di oggetti in bronzo tra i quali due coppe in ceramica di pregiata fattura con decorazioni dipinte.
Fonte: http://www.ontuscia.it

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog