Architettura comunista? SĂŹ grazie.

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Dai primi anni ’70 al crollo dell’Unione Sovietica del 1991 l’URSS ha sperimentato in architettura oltre ogni immaginazione, complice un governo in lento sgretolamento,  un idea che stava lentamente cambiando, e un bisogno di evasione da una libertà apparente che spesso entra in collisione con l’arte e con il design.

In questo periodo nascono opere architettoniche (discutibili, ma ricordiamoci gli anni e il governo in ogni caso..) pronte a sfidare ogni logica, da dischi volanti entrati in collisione con nuclei di appartamenti, a torri di controllo guarnite con delfini all’orizzonte.. 90 edifici fotografati nei confini di 14 repubbliche ex sovietiche da Frédéric Chaubin – editor-in-chief di Citizen K, magazine francese, pubblicate da Taschen.

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