ARCHIzonzo al MAG di Riva del Garda

Creato il 23 settembre 2013 da Luisellazeri @ARCHIzonzo
ARCHIzonzo fino a poco tempo fa era solo un’idea; ha preso forma e si è concretizzato davanti ad un opera d’arte. Ci piace pensare che ARCHIzonzo abbia la caratteristica principale per poter dare vita ad un’idea geniale: ha preso forma per caso… cercando di sfuggire ad un acquazzone di inizio autunno.
Il MAG prima di essere uno spazio espositivo è un interessante comprensorio di cultura. E’ infatti formato dal museo di Riva del Garda e dalla Galleria Civica G. Segantini di Arco.
La nostra redazione si è addentrata nel ricco contesto di Riva ed è rimasta a bocca aperta per la ricchezza di stimoli che il museo riesce ad offrire. La sezione raccoglie storia, archeologia, arte e contemporaneità, attraverso diverse esposizioni, temporanee e non, al fine di valorizzare il patrimonio territoriale della sponda trentina del Lago di Garda.
Il percorso museale si snoda su tre livelli, ed è accolto all’interno della rocca, antica costruzione di difesa edificata lungo le rive del lago nel 1124. L’edificio ha subito diverse modifiche e manipolazioni avvenute nel corso dei secoli attraverso le varie influenze storiche.

COSA ABBIAMO SEGNATO SULLA MOLESKINE
  1. Il prezzo irrisorio del biglietto. Il prezzo del biglietto ordinario è di tre euro, un contributo economico davvero ridotto se confrontato con la molteplicità di spunti che il museo offre. Come già detto siamo stati assorbiti dalla visita e non ci siamo nemmeno accorti che il tempo è volato.
  2. INVENTO, il percorso museale per bambini. Lungo tutto il percorso espositivo si snodano esperienze e momenti di verifica per i visitatori più piccoli. Anche noi adulti siamo rimasti incuriositi da questi spazi dedicati e ci sarebbe piaciuto provarli.
  3. L’installazione video di Luca Coser – E’ sempre un’altra storia. Il progetto nasce dal tema dello “spazio vuoto” lasciato dall’opera Plenilunio di Giuseppe Canella, in prestito alla sede museale di Arco per la mostra Il/Naturale.  L’opera dell’artista contemporaneo diventa un interessante strumento che reinterpreta l’opera mancante e allo stesso tempo si fa ponte di comunicazione fra due luoghi culturalmente affini. Di cosa si tratta? A voi scoprirlo attraverso una visita al MAG.
  4. Palazzo Murari della corte. Nell’ambito dell’esposizione temporanea  “Mostri smisurati e creature fantastiche tra i flutti”, abbiamo scovato degli interessanti bozzetti che ci hanno permesso di fare una nuova scoperta riguardante la nostra città, Verona. Erano infatti esposte alcune litografie riguardanti le facciate di un palazzo Veronese andato distrutto a fine ottocento durante i lavori di manutenzione dell’Adige. L’edifico in questione è Palazzo Murari dalla Corte, di proprietà di Fiorio della Seta, ricco mercante del cinquecento. Ci ha colpito scoprire dell’esistenza di questo edificio fuori dalle mura della nostra città, siamo stati stimolati a volerne saperne di più, presto vi racconteremo dei nostri approfondimenti su questi canali. L’edifico in questione era riccamente decorato con motivi mitologici, doveva essere qualcosa di meraviglioso  poterne ammirare le ricche decorazioni passeggiando lungo il Ponte Nuovo.
  5. La sala congressi in “plein air”. Uno dei punti di forza del MAG è la torre del Mastio da cui si può scorgere un panorama mozzafiato sulla città e sul lago. La nostra redazione però è rimasta colpita da un altro interessante spazio architettonico. La sala congressi estiva del museo è ricavata nell’ampio cortile centrale della rocca. Lo spazio è davvero suggestivo: le semplici sedie disposte ordinatamente sono sorvegliate dai ballatoi concentrici che affacciano sullo spazio centrale. Particolare è la cura dell’aspetto decorativo vegetale. Passeggiare in questo spazio è davvero piacevole.
  6. The swiss touch in landscape architecture. La nostra visita si è conclusa con un breve focus prettamente architettonico. Nel sottotetto del museo, proprio alla fine del percorso espositivo, è collocato un breve excursus sull’architettura del paesaggio. Perché proprio questo tema? Per l’importante ruolo che la materia ha rivestito negli ultimi anni, e per l’importanza che riveste nella gestione della socialità dei luoghi e delle città. L’attenzione viene portata sull’architettura del paesaggio svizzera, luogo geografico chiave per lo sviluppo della materia nel contemporaneo.


INFO E CONTATTI: MAG – Museo Alto Garda - www.museoaltogarda.it - info@museoaltogarda.it
MOSTRE IN CORSO:
Pietro Ricchi a lume di candela. L'Inviolata e i suoi artefici - Da sabato 29 giugno a domenica 3 novembre 2013
Paesaggi del Sommolago. Dal V millennio a.C. all'età moderna - Da sabato 6 luglio a domenica 3 novembre 2013
Mostri smisurati e creature fantastiche tra i flutti. Piero di Cosimo a Riva del Garda - Da venerdì 9 agosto a domenica 3 novembre 2013
Claudio Olivieri. Il colore disvelato - Da sabato 8 giugno a domenica 3 novembre 2013
Alois Beer 1900-1910. Panorami fotografici del Garda dalle collezioni del Kriegsarchiv di Vienna - Da sabato 13 aprile a domenica 3 novembre 2013.

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